Stop alle violenze, costa blindata contro l'allarme risse: controlli a tappeto nelle piazze più a rischio

Stop alle violenze, costa blindata contro l'allarme risse: controlli a tappeto nelle piazze più a rischio
di Nicola Baldi
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Lunedì 24 Maggio 2021, 08:10

FERMO - Costa blindata per il weekend appena andato in archivio. Controlli speciali, in particolare, a Porto San Giorgio e qui soprattutto nelle aree di piazza Matteotti, davanti alla stazione ferroviaria, via Oberdan, piazza Silenzi e lungomare.

 
L’intesa
L’operazione interforze, come abbiamo anticipato nei giorni scorsi, è stata coordinata da parte della Prefettura di Fermo per mettere un argine agli eccessi delle scorse settimane e per dare una risposta alle attività commerciali che avevano chiesto un giro di vite nei controlli sia durante un incontro con l’assessore al Commercio Valerio Vesprini sia nel successivo summit con la Prefettura. In azione gli uomini di Questura, Carabinieri, Guarda di finanza con l’unità cinofila e polizia municipale di Fermo, la stessa Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Le divise sono state impegnate con controlli su tutto il litorale sia come presenza preventiva che per il rispetto delle misure anticovid, quindi per le mascherine e il distanziamento all’interno degli chalet, ieri soldout. Il fenomeno delle risse ha preoccupato in particolare i commercianti del centro di Porto San Giorgio visti gli episodi che si sono succeduti senza soluzione di continuità dallo scorso inverno, interessando la zona davanti alla stazione, parte del lungomare, la spiaggia e la zona dietro a piazza Bambinopoli.

Tra l’altro l’auspicato ritorno alla normalità rappresenta un rischio ulteriore visto che il coprifuoco ora è stato spostato dalle 22 alle 23 e in seguito è destinato a sparire. Ma gli allarmi, per la verità, sono stati numerosi, coprifuoco o no, anche nelle ore pomeridiane o intorno alle 21, quando ancora era possibile girare in città senza limitazioni.


I protagonisti
Si tratta quasi sempre di ragazzi che provengono dai centri limitrofi e che innescano le risse per motivi molto banali: da lì la violenza cresce a dismisura, tanto che in passato non sono mancati né passaggi al pronto soccorso dell’ospedale Murri per le medicazioni né le denunce della polizia, anche se spesso appare difficile individuare tutti i protagonisti delle risse, che si danno alla fuga quando sentono avvicinarsi le sirene.

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