Fermo, raid nella sede del coordinamento provinciale di Fdi. La Meloni: «Di questa violenza il mainstream non parlerà»

L'immagine postata da Giorgia Meloni della sede del Coordinamento provinciale di Fermo dopo il raid
L'immagine postata da Giorgia Meloni della sede del Coordinamento provinciale di Fermo dopo il raid
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Martedì 8 Febbraio 2022, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 19:15

FERMO - Raid vandalico nella sede di Fratelli di Italia in via Recanati in centro a Fermo. A denunciare l'episodio alla polizia è stato Andrea Balestrieri, coordinatore provinciale del partito. Scardinato il lucchetto che chiudeva la porta, i vandali  sono entrati e messo a soqquadro tutto.

Sono stati strappati anche dei manifesti della iniziativa per la Giornata del Ricordo che si svolgerà il 12 febbraio, un gesto che, secondo Balestrieri, fa pensare a una matrice politica del raid. La polizia, dopo un sopralluogo della scientifica, ha avviato le indagini.

Sul raid è intervenuta Giorgia Meloni con un post sui social in cui, oltre ad una foto, è scritto: «Sono entrati sfondando la porta con un piede di porco e hanno completamente devastato la sede di Fratelli d’Italia a Fermo. Ma di questa violenza, di questo odio, non ne sentirete parlare dal mainstream.  Spero che tutte le forze politiche condannino l’ennesimo attacco nei confronti dell’unica opposizione a questo governo».


Molti i messaggi di solidarietà che sono giunti a Fdi di Fermo dopo il raid nella sede di via Recanati.

Il senatore del Pd Francesco Verducci, dopo aver appreso del raid nella sede del coordinamento provinciale di Fdi a Fermo, ha scritto: «Solidarietà a Fratelli d'Italia per l'atto vandalico subìto nella sede di Fermo. Ogni atto di violenza, vandalismo, teppismo va condannato con fermezza sempre. Quando questi atti colpiscono una forza politica, è una lesione per tutta la nostra democrazia. Mai sottovalutare episodi che vanno invece stigmatizzati con forza».

Il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa, dopo aver appreso del raid nella sede di Fdi di via Recanati a Fermo, ha commentato: «L'Udc condanna con fermezza l'atto vandalico ai danni della sede di Fratelli d'Italia a Fermo.

La nostra vicinanza va a Giorgia Meloni e a tutti i componenti del partito. La violenza non è mai tollerabile. Atti di questo tipo fanno male alla nostra democrazia».

L'On. Emanuele Prisco, Commissario regionale di Fratelli d'Italia nelle Marche parla di «Gravissimo atto vandalico compiuto da ignoti all'interno della sede di Fermo di Fratelli d'Italia. Mi auguro che i responsabili siano presi e puniti. Non ci facciamo intimidire dall'odio politico. L'ingresso della sede, dove storicamente si è sempre riunita la destra fermana, è stato forzato e sono stati strappati i manifesti al suo interno e messa a soqquadro l'intera sala. In questi giorni, infatti, si sarebbe dovuta tenere lì la manifestazione in ricordo dei Martiri delle Foibe organizzata da Gioventù Nazionale, l'organizzazione giovanile di FDI. Si tratta di un atto gravissimo, soprattutto perché il livello del dibattito democratico continua a scadere sempre più velocemente in quella lotta senza quartiere di epoche buie della storia repubblicana. Abbiamo piena fiducia nel lavoro di Forze dell'Ordine e della magistratura che sono già al lavoro per individuare i colpevoli».

Il consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Andrea Putzu, e del coordinatore provinciale Fdi Andrea Balestrieri, in merito a quanto accaduto la scorsa notte nella sede di Fratelli d’Italia provinciale a Fermo, in via Recanati: «Un atto di inciviltà, di teppismo e squadrismo verso chi non accetta alcuna forma di dialogo, motivato soltanto dall’odio politico, contrario ai principi della democrazia. Abbiamo subito interessato le forze dell’ordine che siamo certi faranno piena luce su quanto avvenuto. Certo è che questo attacco è avvenuto proprio a pochi giorni dalla commemorazione del Giorno del Ricordo delle Foibe, che abbiamo organizzato insieme ai ragazzi di Gioventù Nazionale, per il 12 febbraio, prevista proprio all’interno della sede che è stata devastata. E infatti non ci sembra un caso che siano stati strappati anche i manifesti dell’iniziativa, che ricordavano la tragedia delle Foibe. Un’intimidazione che certamente non ci fermerà. Anzi, ci spinge a continuare nella nostra attività politica fieri e coerenti, con le nostre idee che portiamo avanti senza temere nulla. Quale altra motivazione può esistere di fronte ad un atto così becero, se non l’odio politico e l’atteggiamento antidemocratico che hanno spinto qualcuno a mettere a soqquadro la nostra sede provinciale. Fratelli d’Italia è una forza politica composta da donne e uomini con la schiena dritta, democratici e aperti al dialogo con chiunque, rispettosi di chi ha un’idea diversa dalla propria. Ma che certamente non fanno passi indietro verso chi, al contrario, predica bene e razzola male. Ringraziamo tutti coloro che in queste ore ci stanno esprimendo la loro solidarietà».

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