Prende forma la struttura: già pronti due blocchi del nuovo ospedale di Campiglione

Prende forma la struttura: già pronti due blocchi del nuovo ospedale di Campiglione
Prende forma la struttura: già pronti due blocchi del nuovo ospedale di Campiglione
di Francesca Pasquali
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Mercoledì 26 Maggio 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 01:29

FERMO  - Prende forma il nuovo ospedale di Campiglione. Sono stati completati due degli undici corpi di fabbrica previsti. È un brulicare di uomini e mezzi della Carron il cantiere di San Claudio. Lavorano senza sosta le gru giganti che svettano da lontano. Le impalcature azzurre spiccano sul colore chiaro delle pareti che vengono su. Il taglio del nastro è atteso tra poco più di due anni. Luglio 2023 la data annunciata dalla Regione.

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L’ospedale sarà articolato in undici blocchi: day hospital oncologico, ambulatori, medicina nucleare e radioterapia, diagnostica funzionale e centro di endoscopia, pronto soccorso, dipartimento immagini, blocco operatorio e blocco parto, direzione sanitaria, formazione e centro trasfusionale, mensa per il personale. Una volta pronto, i pazienti saranno ricoverati in base alla gravità delle condizioni di salute e non per patologia, come avviene adesso al Murri.

Che, dopo il trasloco, sarò riconvertito in ospedale per lungodegenze e riabilitazioni e che accoglierà anche gli ambulatori medici.

Cento milioni il costo del nuovo presidio sanitario, che avrà 362 posti letto (287 di degenza ordinaria, 53 di day hospital, 22 di degenza intensiva) e sette sale operatorie. E che dovrebbe ospitare anche l’ormai famoso robot chirurgico, oggetto di scontro politico nelle scorse settimane. Lo stesso che, se davvero arriverà al Murri, potrebbe prima essere sistemato nell’attuale ospedale e poi trasferito in quello nuovo.


Ne è convinto Mauro Lucentini, che ha parlato di due robot per le Marche: uno per Ascoli e Fermo, l’altro per Ancona e Macerata. «Dobbiamo capire cosa fare del nuovo ospedale. Se farne una fotocopia del Murri, cosa che non serve, o riempirlo di contenuti», dice il parlamentare della Lega, per il quale dovrà essere questo il primo impegno del nuovo direttore dell’Area vasta 4, appena sarà designato.

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