FERMO - «La Regione Marche deve intervenire per tutelare il lavoro e scongiurare il licenziamento degli addetti alla pulizia degli autobus e degli uffici della Steat di Fermo. L’affidamento del servizio a una nuova società, la quale ha già annunciato che non assumerà il personale in uscita, non può essere pagato dai lavoratori. Condivido infatti totalmente l’allarme lanciato dalla Usb: questi licenziamenti sono inaccettabili in un appalto espletato da una società a capitale pubblico, la quale ha il dovere di non restare indifferente ai suoi fini sociali».
La richiesta
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, il quale, sulla questione, ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale sottoscritta anche dal capogruppo Maurizio Mangialardi.
«Questa vicenda - avevano affermato - è emblematica dello svilimento del diritto al lavoro, ad un lavoro dignitoso, perché vede protagonisti i soggetti che dovrebbero essere i primi difensori dei principi costituzionali, essendo la Steat una società interamente pubblica e partecipata dai Comuni e dalla Provincia, soggetti che nei tavoli istituzionali rivendicano lavoro e diritti». Ora la vertenza finisce all’attenzione della Regione, «Crediamo - torna a rimarcare Cesetti - che si può e sia indispensabile garantire il mantenimento di quei posti di lavoro. Per tali ragioni vogliamo conoscere dalla giunta regionale se e quali azioni intenda intraprendere a tale scopo nei confronti di Steat Spa, della Provincia di Fermo e del Comune di Fermo».