Fototrappole e non solo: stop ai furbetti dei rifiuti. La scommessa sul green procede a gonfie vele

Fototrappole e non solo: stop ai furbetti dei rifiuti. La scommessa sul green procede a gonfie vele
Fototrappole e non solo: stop ai furbetti dei rifiuti. La scommessa sul green procede a gonfie vele
di Francesca Pasquali
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Sabato 25 Settembre 2021, 10:07

FERMO -  Saranno le multe. O l’estate. O che, alla fine, il senso civico comincia a prevalere. Fatto sta che, negli ultimi tempi, strade e scarpate del Fermano sono più pulite. Qua e là, un sacchetto c’è sempre, ma niente a che vedere con qualche mese fa, quando gli abbandoni erano all’ordine del giorno. E, a finire scaraventati fuori da macchine e camioncini, non erano solo sacchetti, ma pure divani, gomme, vestiti e giocattoli.


«Non possiamo dire che le strade siano pulite, ma c’è stata una forte riduzione degli abbandoni. Vogliamo sperare dovuta all’aumento del senso di responsabilità e non al timore dei controlli», dice il vicepresidente della Provincia, Stefano Pompozzi. Sui 750 chilometri di strade gestite dall’ente sono sempre tre le fototrappole in azione. Tre aghi in un pagliaio d’asfalto. E, anche se «con il prossimo bilancio saranno decuplicate», il calo degli abbandoni, che comunque c’è stato, non può dipendere solo dagli occhi elettronici. Ma quella da pochissimo andata in archivio è stata «l’estate migliore da prima del Covid», spiega Pompozzi. Con un «calo drastico del materiale edile abbandonato».

I sacchetti con tutti i rifiuti mischiati dentro, ma anche quelli differenziati per bene, a bordo strada, invece, ci sono ancora. Sempre in tema di rifiuti, martedì scorso l’Ata 4, l’Assemblea territoriale d’Ambito di Fermo, prima tra le cinque marchigiane, ha adottato il Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati, «imprimendo una forte e decisiva accelerazione all’iter necessario per la definitiva approvazione dell’Ato (Ambito territoriale ottimale)».

Lo sprint s’è reso necessario per fornire alla Regione, entro fine anno, i piani d’Ambito delle cinque province e accedere, così, alle risorse del Recovery Plan. «La redazione del Piano d’Ambito – spiega la presidente della Provincia e dell’Ata 4, Moira Canigola – è la conclusione di una lunga attività di programmazione e ha uno scenario temporale di riferimento più breve rispetto a quello previsto nel documento preliminare, così da non accavallare le previsioni in esso contenute con quelle del nuovo Piano regionale, il cui aggiornamento è in fase di avvio».

Nel frattempo, prosegue Canigola, si cercheranno soluzioni per ottimizzare i servizi e realizzare gli impianti strategici per ridurre i rifiuti conferiti in discarica, migliorare la qualità dei quelli raccolti con la differenziata e rendere il servizio più efficiente ed economico. C’è il Tmb, l’impianto di trattamento dei rifiuti indifferenziati della discarica di San Biagio, tra le priorità del piano adottato dall’Ata 4.


Adesso è proprietà della Regione, ma sarà trasferito all’Assemblea d’Ambito e «dovrà migliorare il trattamento della frazione secca e umida dei rifiuti per facilitarne il recupero e ridurre l’uso dello smaltimento in discarica». Il piano mira anche a raggiungere una gestione integrata dei rifiuti, superando la frammentazione del servizio, e a massimizzare i benefici, rendendo più efficiente la gestione dei servizi. «Siamo – fa sapere Pompozzi – la prima Provincia a chiudere il piano e a farlo con una situazione di autosufficienza gestionale. Pur auspicando una collaborazione con altre realtà, siamo in grado di avere una gestione completa del ciclo dei rifiuti. Un risultato storico per questo ente, che corona un quinquennio in cui siamo la Provincia che ha registrato la maggiore crescita in termini di raccolta differenziata: non superavamo il 50%, oggi siamo al 70%».

Intanto, ieri mattina, a Fermo, sono scesi in piazza gli studenti della terza media dell’Isc Betti. Quattro classi che, cartelli colorati in mano, hanno manifestato in difesa dell’ambiente. “No all’egocentrismo, sì all’ecologismo”, “Salva la natura se vuoi una vita sicura”, “Riciclare è meglio che buttare”, “Il pianeta è casa nostra, prendiamocene cura”, alcune delle frasi scritte dagli alunni. Che, in classe, hanno parlato di questi temi nelle ore di Educazione civica. «Ci state dando la dimostrazione che dai ragazzi si può partire per un futuro migliore. Spero che questo vostro amore per l’ambiente venga manifestato tutti i giorni», il commento dell’assessore all’Ambiente, Alessandro Ciarrocchi. Per far restare alta l’attenzione sull’argomento, la scuola vuole far realizzare agli studenti alcune brochure sulla raccolta differenziata.

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