FERMO C’è una spada di Damocle che pende sulla testa delle strutture ricettive del Fermano. È quella della ritorno del Covid e dei positivi che aumentano di giorno in giorno (ieri al centro Belleggia intanto 150 vaccinazioni in un giorno). Un imprevisto al quale gli imprenditori del turismo non erano preparati, visto che, nelle ultime due estati, la pandemia aveva mollato la presa. Questa, però, sembra diversa e, anche se il virus pare essere meno aggressivo di prima, contagi e quarantene mettono a rischio i sogni vacanzieri. Ma non al punto da mandare all’aria la stagione che, anzi, promette numeri che non si vedevano da un po’. Così, per una prenotazione cancellata, ce n’è un’altra pronta a tappare il buco.
Il ricambio
«Nelle ultime due settimane, ci sono state disdette che fanno pensare a una recrudescenza del Covid, ma niente di eclatante.
I protocolli
L’unica deroga, visto che l’obbligo è decaduto, è quella delle mascherine, «che, comunque, invitiamo a indossare», spiega Vecchi. Per il resto, distanziamenti e sanificazioni restano al loro posto. Soprattutto nelle strutture al chiuso. «Tranne che per le mascherine, continuiamo a seguire i protocolli», dice Devis Alesi, presidente dell’associazione B&B del Fermano. A differenza delle altre strutture ricettive, per adesso, i bed and breakfast non stanno facendo i conti con le defezioni legate al Covid. Se dovesse capitare, spiega Alesi, non sarebbe un problema, visto che «la maggiore difficoltà è collocare l’enorme volume di richieste di turisti che vogliono venire e alle quali non riusciamo a far fronte». Ma che succede se un cliente scopre di essere positivo mentre è in vacanza? Difficile dirlo visto che pare che a nessuno degli imprenditori del turismo fermano sia capitato. E sono loro i primi a stupirsene. Perché, se da un lato – spiegano – è la prova che le misure di sicurezza funzionano, dall’altro è forte il sospetto che i casi ci siano stati, ma che i positivi se ne siano andati alla chetichella, senza farlo sapere ai gestori delle strutture. Questo perché, altrimenti, scatterebbe la segnalazione all’Asur. E si aprirebbe un altro capitolo: dove passerebbero la quarantena i positivi, dato che villaggi, alberghi e b&b non hanno stanze Covid?