FERMO - Legna, criptovalute, auto, assicurazioni. Le truffe online toccano ogni settore merceologico e colpiscono chiunque. Una miriade i casi che i carabinieri del comando provinciale di Fermo hanno risolto nelle ultime settimane.
La segnalazione
A Monte Urano, questo l’ultimo episodio, risalente a due giorni fa, i militari hanno denunciato due pregiudicati crotonesi. Insieme, hanno simulato una vendita di oltre 2 tonnellate di pellet su una piattaforma web. Erano ben 144 i sacchi da 15 chili che il duo aveva fintamente venduto ad un monturanese per poco meno di 1000 euro. Diversi i contatti telefonici tra l’acquirente e i falsi venditori, che hanno convinto il malcapitato ad anticipare il pagamento su un conto loro intestato. Ma della merce, ovviamente, non si è vista traccia finché la vittima si è rivolta in e, dopo aver analizzato tabulati telefonici e documentazione bancaria, si sono identificati i due autori. A Porto San Giorgio, invece, l’Arma ha scoperto un giovane fermano, che presentandosi come esperto di criptovalute, lo ha convinto ad accreditargli 1000 euro sul conto corrente. Intascata la somma, il presunto esperto si è reso irreperibile. Sangiorgese anche la vittima di una terza truffa, congegnata da un cinquantenne maceratese, che aveva inviato un sms con mittente Poste Info, allertando per operazioni fraudolente sul conto corrente. L’ingenuo destinatario ci è cascato, al telefono si è fatto convincere che qualcuno gli aveva sottratto 15mila euro dal conto corrente e che avrebbe dovuto effettuare un’operazione bancaria per riaverli. Invece, sotto la guida del malvivente, la somma è finita dritta nel conto del malfattore.
Le cifre
Ancora Porto San Giorgio, capitale dei truffati, è stata teatro della finta vendita di un’auto.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout