Truffe online, nel Fermano in troppi cadono ancora in trappola. I carabinieri: «Attenzione ai finti affari»

Truffe online, nel Fermano in troppi cadono ancora in trappola. I carabinieri: «Attenzione, non fidatevi dei finti affari»
Truffe online, nel Fermano in troppi cadono ancora in trappola. I carabinieri: «Attenzione, non fidatevi dei finti affari»
di Pierpaolo Pierleoni
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Martedì 21 Marzo 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 15:33
FERMO - Un altro problema di ordine pubblico è legato senza dubbio alle truffe online, con una raffica di segnalazioni (e per fortuna anche di denunce) dopo i raggiri. Nei giorni scorsi gli stessi carabinieri avevano snocciolato i risultati delle operazioni più recenti: a Falerone avevano identificato e denunciato una donna 40enne della provincia di Napoli che aveva inviato falsi sms con mittente la banca di riferimento della vittima, con cui comunicava la presenza di operazioni fraudolente e che era riuscita a riscuotere bonifici per ben 16mila euro. 


L’entroterra


A Montegiorgio, invece, erano state denunciate 4 persone per la truffa del Postamat con cui si riesce a farsi accreditare una somma durante una compravendita di un oggetto sul web; un’altra denuncia per truffa, poi, a Pedaso, dove i carabinieri avevano identificato un uomo di Gorizia che, simulando la vendita online di legna da ardere, una volta ottenuto il bonifico era sparito senza effettuare la consegna. E altri casi ancora, sempre con la truffa del Postamat, questa volta a Porto San Giorgio. Un tipo di reato, quello dei raggiri online, che sta spingendo i carabinieri a impiegare «molte risorse investigative nel campo della prevenzione e repressione dei reati. La maggiore attenzione - sottolineano gli stessi carabinieri in una nota - è dovuta appunto a un aumento delle truffe online, purtroppo sempre più frequenti e sempre più elaborate.

Le transazioni di questo genere aprono lo scenario a nuove forme di crimine come il furto dei codici delle carte di credito oppure la violazione all’accesso e all’uso dei dati sensibili».


La campagna


Occorre quindi fare sempre la massima attenzione e sono gli stessi militari dell’Arma a dare qualche consiglio utile: occorre innanzitutto diffidare da acquisti molto convenienti e facili guadagni. Spesso si tratta di truffe o di merce rubata; non bisogna partecipare a lotterie non autorizzate e non acquistare prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o di antiquariato se non si è certi della provenienza; non bisogna poi accettare in pagamento assegni bancari da persone sconosciute. Sul sito istituzionale dei carabinieri,comunque, ci sono gli altri utili consigli consultabili al link: https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/internet.


L’età


Meglio dare un’occhiata anche perché spesso di pensa che a cadere nella trappola sono solo i più anziani e meno pratici quindi con i servizi offerti dalla rete. Ma in realtà non è così e per rendersene conto basta guardare all’età di chi sporge denuncia: ci sono tantissimi 40enni e 50enne e figurano anche ragazzi poco sopra i 20 anni. Gli autori dei raggiri sono molto preparati e spesso si cade nella trappola senza che ce se ne renda conto. L’unico modo per sfuggire è quindi lasciar perdere al minimo dubbio.

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