Presidio fisso di polizia a Tre Archi, ok in Regione per Fermo. Cesetti: «Tuteliamo le persone oneste»

Presidio fisso di polizia a Tre Archi, ok in Regione per Fermo. Cesetti: «Tuteliamo le persone oneste»
Presidio fisso di polizia a Tre Archi, ok in Regione per Fermo. Cesetti: «Tuteliamo le persone oneste»
di Sonia Amaolo
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Giovedì 24 Novembre 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 11:52

FERMO - La sicurezza è un diritto di tutti, anche a Lido Tre Archi. Il Consiglio regionale ha approvato la mozione di Fabrizio Cesetti e già si respira un’aria nuova nel quartiere. La prima mossa importante è compiuta, con la mozione del consigliere Pd approvata all’unanimità per ottenere il presidio fisso permanente di Polizia. «Sono soddisfatto di essere riuscito a convincere l’intero Consiglio regionale ad approvare una risoluzione per chiedere al ministero dell’Interno un presidio fisso e permanente di polizia – spiega Cesetti –: il risultato corona un impegno che portiamo avanti con il gruppo Partito Democratico dall’inizio del mandato, con interrogazioni e mozioni per dare risposte concrete all’insostenibile situazione d’insicurezza e degrado che tiene in ostaggio da tempo i residenti di quella zona». 


I particolari


Il documento approvato recepisce i contenuti di una mozione che Cesetti presentò il 1° settembre 2021 e che è stata discussa in aula. Cesetti ringrazia Filippo Saltamartini «che ha contribuito a raggiungere il risultato e sono certo si attiverà nei confronti del ministro Piantedosi». Il documento impegna la Regione ad assumere ogni utile iniziativa nei confronti del ministro per istituire il presidio e, tra le richieste al Governo, c’è il completamento dell’organico di polizia stradale di Fermo, dell’Arma carabinieri e Guardia di finanza delle Marche, come previsto da una mozione sempre presentata da Cesetti nel febbraio 2021 e approvata, anche quella, all’unanimità.

La risoluzione impegna la Regione ad avviare e sostenere finanziariamente un progetto sperimentale per il controllo permanente del territorio di Fermo, Civitanova e Porto Sant’Elpidio, il triangolo dello spaccio, oltre alla costruzione di un protocollo per la sicurezza integrata tra le Prefetture di Fermo e Macerata e i Comuni di Fermo e Civitanova. «La sicurezza è un diritto di tutti - dice Cesetti - un bene su cui si fonda la convivenza civile e democratica. La presenza a Tre Archi di bande criminali violente, dedite allo spaccio, alle occupazioni e alle aggressioni, ha violato questo diritto. Ciò non può essere accettato dalle istituzioni che hanno il dovere tutelare la sicurezza e la qualità della vita delle persone oneste. E’ impensabile affrontare una situazione così compromessa con progetti di riqualificazione, certo utili e auspicabili, ma insufficienti. Sono convinto che a Tre Archi serva una più incisiva azione preventiva e repressiva delle forze dell’ordine e la risoluzione approvata va in questa direzione».


I social


Sui social impazza la polemica. Il sindaco Paolo Calcinaro, da avvocato penalista, invita via Facebook a ricordare cos’era il quartiere 10-15 anni fa: «A Tre Archi si poteva morire - scrive -: le auto andavano a fuoco ogni settimana, le prostitute invadevano le strade e da lì partiva la gestione di traffici, estorsioni e usura che intaccavano tutta la provincia. Ora è ovvio che problemi permangono, ma nulla a che vedere con quella storia criminale lì. Non possono essere nascosti i passi avanti».

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