Trasporto pubblico: contro il caro energia i sindaci fanno fatica a trovare soluzioni

Trasporto pubblico: contro il caro energia i sindaci fanno fatica a trovare soluzioni
Trasporto pubblico: contro il caro energia i sindaci fanno fatica a trovare soluzioni
di Serena Murri
4 Minuti di Lettura
Sabato 14 Gennaio 2023, 03:40

FERMO  - Trasporto pubblico più salato per colpa del caro energia. Ecco cosa possono fare i sindaci e quali potrebbero essere le alternative, non potendo incidere sui costi ma prevedendo politiche efficaci. «Quello che posso dire sul trasporto pubblico -ha esordito Paolo Calcinaro- è che quest’anno con il trasporto scolastico, siamo riusciti a tenere ferme le tariffe degli scuolabus per le scuole medie. Ci siamo riusciti trovando risorse nelle pieghe del bilancio, senza chiedere rincari ai cittadini».

Quanto alla «mobilità -ha continuato Calcinaro- è sempre più necessario sviluppare percorsi alternativi, magari più difficili da sviluppare in una città come Fermo con tante pendenze, come il percorso che collega il polo scolastico provinciale con la Betti Fracassetti, un esempio di come dare un’alternativa di mobilità senza utilizzare l’auto e da lì il collegamento con Fonte Fallera e Tirassegno.

Una politica che stiamo portando avanti da tempo».


La polemica


Per quanto riguarda i rincari «a quello ci deve pensare il governo -ha ricordato Calcinaro- con misure specifiche. Viene chiesto di tutto ai Comuni, quando sia Draghi che Meloni hanno risposto al caro energia con ristori che erano briciole. O lo fanno i governi, visto che Draghi non l’ha fatto, la Meloni capisca che i servizi ai cittadini si danno tenendo indenni i comuni da queste emergenze». Poi il primo cittadino ha chiarito «noi come trasporto pubblico abbiamo il chilometraggio minore che viene assegnato dalla Regione ai Comuni e il nostro è saturo, non possiamo modificarlo. O la Regione ci assegna, un maggior numero di chilometri pro capite e possiamo investire in qualcosa». 


I collegamenti


Strettamente collegata, al capoluogo di Provincia, è Porto San Giorgio «sicuramente - ha riferito il sindaco Valerio Vesprini - è un discorso da poter affrontare con il sindaco di Fermo ma anche con il presidente della Provincia Ortenzi e i delegati delle società deputate al trasporto locale, considerando che si va sempre più verso la mobilità sostenibile e si cerca d’incoraggiare il trasporto pubblico ma serve il coinvolgimento anche degli altri per un discorso più ampio. Il potenziamento dei trasporti, porta ad un aumento dei costi. Serve una valutazione oggettiva e complessiva del costo e -soprattutto - di dove e come potrebbe intervenire il comune e dove attingere ai fondi legati alla sostenibilità ma prima serve un progetto territoriale per ottenere finanziamenti. Nel frattempo, c’è da cambiare la cultura dell’utilizzo al mezzo pubblico. Puntare sulle ciclabili può essere un’opzione ma serve un piano di mobilità sostenibile che colleghi la ciclabile di viale Cavallotti ai luoghi sensibili, scuole e chiese. Poi serve anche il discorso attraverso progetti già esistenti e condivisi con Fermo, per collegare la città a quartieri come Santa Vittoria e Pian della Noce».

Dal Comune di Porto Sant’Elpidio, il sindaco Nazareno Franchellucci ha spiegato: «Quello che possiamo dire è che noi non effettueremo aumenti delle tariffe a domanda individuale come il trasporto scolastico, tariffe che non abbiamo ancora approvato -abbiamo tempo fino ad aprile 2023- ma l’intenzione dell’amministrazione comunale è comunque quella di non aumentarle. Relativamente a quelle che sono altri tipi di politiche, la città di Porto Sant’Elpidio, da anni sta investendo sul potenziamento delle piste ciclabili, in maniera particolare sul lungomare. Da noi, il comparto di utilizzo dei mezzi pubblici, come la Steat, sono molto legate al trasporto scolastico, per il resto rimane un uso limitato da parte della città se pur ci sia chi la usa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA