Fermo, tonnellate di rifiuti organici
in arrivo a Fermo dall'Umbria

Fermo, tonnellate di rifiuti organici in arrivo a Fermo dall'Umbria
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Mercoledì 22 Novembre 2017, 07:15
FERMO - Sarà una riunione dell’Ata a decidere se i rifiuti dell’Umbria arriveranno o no a Fermo. L’Assemblea territoriale d’ambito si incontrerà domani in Provincia. Il Comune si presenterà con un netto no. «Vista l’attuale situazione – spiega l’assessore all’Ambiente Alessandro Ciarrocchi – riteniamo che non ci siano i presupposti per accogliere i rifiuti umbri. Speriamo che la nostra posizione sia condivisa dalla Provincia. Trattandosi di un accordo interregionale, la competenza è comunque del Ministero e, se deciderà di applicarlo, lo potrà fare anche contro la nostra volontà».

Una patata bollente che la Regione ha gettato addosso al Comune, risultato di un accordo con l’ente confinante. Da qualche mese, infatti, l’Umbria è in grosse difficoltà con la gestione dei rifiuti. Due degli impianti per il trattamento sono fuori uso e la ditta che si occupa della raccolta differenziata ha dimezzato il servizio, creando una vera e propria emergenza. Da qui la decisione di chiedere aiuto alla Marche per 16mila tonnellate di rifiuti organici. All’inizio la richiesta riguardava sia il trattamento che l’abbancamento in discarica. L’ok marchigiano è arrivato solo sul trattamento e la Regione ha individuato nei comuni di Fermo e Ascoli quelli che dovranno occuparsene.

«Mi preme sottolineare – continua Ciarrocchi – che si tratterebbe solo di trattamento, senza conseguenze per la nostra discarica. Tuttavia, dobbiamo dare priorità ai nostri rifiuti e poi a quelli per i quali abbiamo un contratto in essere. Anche se non si tratta di una grande quantità, accogliendo questa richiesta, l’impianto rischierebbe di sovraccaricarsi». Al momento, oltre a quelli di Fermo e degli altri comuni dell’ambito, l’impianto dell’Asite tratta anche i rifiuti provenienti da Ancona. Mentre, grazie a un accordo interprovinciale, in discarica finiscono pure quelli di Ascoli.
Ad oggi non è dato sapere quante delle 16mila tonnellate toccherebbero a Fermo, né il prezzo proposto dall’Umbria per il servizio. L’unica cosa certa è che, nel caso l’accordo fosse messo in atto, durerebbe sei mesi. A partire da quando è un’altra faccenda che domani finirà sul tavolo dell’Ata. «Abbiamo appreso dell’accordo – conclude l’assessore – ma non ne conosciamo ancora i contenuti. E per valutare abbiamo bisogno di conoscerli. Comunque sulla questione non abbiamo potere discrezionale. Nella nostra ridotta competenza possiamo solo dire sì o no ed eventualmente quanto. In base alla decisione dell’Ata, la Regione vedrà come procedere, ma, se il Ministero ce lo imporrà, dovremo accettare».
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