Premiate le eccellenze
sul palco dell'Aquila

Premiate le eccellenze sul palco dell'Aquila
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Lunedì 16 Marzo 2015, 11:22 - Ultimo aggiornamento: 18:54
FERMO - ​C’è chi è salito sul palco con l’orologio regalato da Gheddafi e chi si è portato in blocco l’intero coro del Liceo scientifico Calzecchi Onesti di Fermo.



Chi ha ricordato la sfilza di eccellenze delle Marche, che più scavi e più ne trovi, e chi scoperto che dietro a tante musiche della Rai, dall’accompagnamento del servizio di Bruno Vespa sulla morte di Giovanni Paolo II a quello sul pagamento del canone, c’è un musicista di Sant’Elpidio a Mare, Paolo Carlomè.



Successo ieri al Teatro dell’Aquila per la VI edizione di “Volare”, la premiazione dei talenti marchigiani che, partita da un’intuizione di Vladimiro Riga, l’ex pugile scopertosi grande promotore di eventi, si è trasferita tre anni fa dall’Anconetano al Fermano grazie all'amicizia fra Riga e Saturnino Di Ruscio, presidente onorario dell’associazione “La Nuova Frontiera”.



Il pomeriggio è stato piacevole, c’è stato modo di ricordare le tante ricchezze che questa terra esprime e troppo spesso dimentica in un cassetto, con il gran finale dedicato alla rappresentazione teatrale su Giacomo Leopardi e l’apparizione sul palco della guest star Giulio Base (ha letto “A Silvia” e “L’Infinito”), il noto attore che, ormai, per sua stessa ammissione, si sente un po’ (tanto) marchigiano. Con lui anche il direttore musicale Michele Pecora, il soprano Cinzia Dominguez e il chitarrista Antonio Del Sordo, mentre la presentazione è stata affidata a un altro volto noto del piccolo schermo, Attilio Romita, insieme a Melissa Di Matteo. Che sono stati i primi a sorprendersi ascoltando la curiosa storia di Vincenzo Taffo, partito da Recanati per arruolarsi nella Legione straniera, finito a lavorare per l’Eni e diventato un esperto a livello mondiale nello spegnimento degli incendi nei pozzi petroliferi, tanto da meritarsi un orologio in regalo da Gheddafi al termine di un soccorso in Libia. Una storia tutta marchigiana, bella e che si fa raccontare, eppure sconosciuta ai più, come quella del musicista Carlomè o di tanti piccoli e grandi imprenditori di successo, da Ferruccio Vecchi della piccola Montappone, che con i cappelli dà un calcio alla crisi e va alla conquista del mondo, a Giampiero Properzi, che con il Fermo Forum ha scommesso in questi tempi difficili su una struttura capace di rilanciare l’attività fieristica, e non solo, del territorio. A proposito di scommesse, Stefano Luzi dell’associazione ex allievi del Montani, ha ricordato che sta per andare in porto l’offerta pubblica per il Gi-Lab con un’intesa fra pubblico e privato per la storica scuola cittadina.



Tante eccellenze ribadite sia dai premiati che dalle personalità che si sono succedute sul palco per la consegna dei riconoscimenti, come l’assessore regionale Maura Malaspina, il consigliere regionale Graziella Ciriaci, il presidente della Provincia Fabrizio Cesetti, quello della Camera di Commercio Graziano Di Battista, Luca Leoni per l’associazione “La Nuova Frontiera” o lo stesso Di Ruscio. Uno spaccato delle Marche, e in particolare del Fermano, che funzionano, tanto da stupire Romita, da giornalista costretto spesso a sentire lamentele sulla crisi, i posti di lavoro che mancano, le difficoltà delle famiglie. Problemi che riguardano anche le Marche. “Ma è giusto - la chiosa dei partecipanti - cercare di parlare bene di quello che va, quello che funziona”.
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