FERMO - Incontri online con migliaia di bambini e ragazzi, per promuovere la cultura della legalità. Così i carabinieri della provincia fermana combattono bullismo e devianza tra i più giovani, portando nelle scuole un progetto promosso dal Miur e dal Comando generale dell’Arma.
LEGGI ANCHE:
Nasce un comitato contro l'installazione delle antenne 5G delle compagnie telefoniche
I militari hanno tenuto un ciclo di conferenze a partire da fine aprile. Per oltre un mese hanno incontrato, anche se virtualmente, studenti di scuole primarie, medie e superiori, per parlare di democrazia, di diritti, doveri e regole condivise da ogni membro della società civile. Nelle conferenze, rivolte a studenti di ogni ordine e grado, si sono affrontati temi di attualità: bullismo, cyberbullismo, violenza di genere, sicurezza stradale, stupefacenti, struttura e compiti dell’Arma e delle investigazioni telematiche. Il compito di dialogare con i ragazzi è stato affidato al sottotenente Oskar Luciani ed al maresciallo maggiore Paolo De Angelis, rispettivamente comandante del nucleo operativo e radiomobile e della sezione radiomobile dei carabinieri di Fermo.
A coordinare i lavori, ed affiancare in alcune occasioni i relatori, il tenente colonnello Nicola Gismondi, alla guida della compagnia di Fermo. Un progetto impegnativo ma, come sottolineano i carabinieri, anche «soddisfacente ed interessante, perché hanno partecipato molti istituti, ben 13, delle città di Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, Montegranaro, Petritoli, Monterubbiano e Pedaso».
Sono state 229 le classi coinvolte: 41 della scuola primaria, 104 della media, 84 delle superiori.
«La stazione dei carabinieri è luogo di accoglienza per chi ha bisogno di aiuto e vuole tutelare i propri diritti - hanno evidenziato i relatori – seguite la strada della legalità, per vivere rapporti sociali regolati dal diritto e dalla convivenza pacifica. Rispettate voi stessi, gli altri, le leggi, sappiate distinguere il bene dal male». Diversi anche i ragazzi che hanno manifestato interesse all’iter da seguire per diventare carabinieri. Le lezioni si cono concluse con la proiezione di cortometraggi realizzati da giovanissime vittime di bullismo, contributi che hanno aperto un’ampia riflessione.