Fermo, studentessa bocciata al Liceo:
il Tar la promuove due anni dopo

L'avvocato Agostini
L'avvocato Agostini
di Pierpaolo Pierleoni
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Sabato 30 Marzo 2019, 10:15
FERMO - Era stata bocciata nel 2017: a distanza di due anni, su decisione del Tar, il provvedimento della scuola è annullato. E’ la vicenda che ha visto protagonista un’ex studentessa del Liceo artistico di Porto San Giorgio, la cui famiglia, al termine dell’anno scolastico, si era opposta alla bocciatura. La ragazza aveva frequentato il quarto anno ed il Consiglio di classe aveva deciso di non ammetterla in quinto. Esaminata la documentazione, il tribunale amministrativo ha accolto le ragioni della famiglia, rappresentata dall’avvocato Andrea Agostini. Per la studentessa, che aveva evidenziato difficoltà di apprendimento, era stato adottato un Piano didattico personalizzato, concordato anche con la famiglia.
  
Pur non manifestando disturbi specifici (Dsa), si erano approvate misure dispensative e strumenti compensativi utili al raggiungimento degli obiettivi didattici. La non ammissione è stata contestata dal legale della famiglia, ritenendo la decisione viziata da «eccesso di potere, contraddittorietà e difetto di motivazione», poiché la scuola, malgrado l’adozione di un piano personalizzato, non avrebbe poi specificato in sede di scrutinio le misure attraverso le quali la ragazza sarebbe stata valutata. La famiglia si era già rivolta al Tar subito dopo la bocciatura, ma il tribunale aveva respinto il ricorso. In Consiglio di Stato l’ordinanza è stata riformata e la studentessa ammessa con riserva in quinto, poiché «la mancata applicazione, anche parziale, del piano didattico personalizzato, risulta determinante. Una adeguata valutazione dell’impegno profuso dalla minore ne avrebbe ragionevolmente consentito l’ammissione alla classe successiva». La vicenda si è già chiusa con esito positivo, dato che la studentessa ha poi frequentato con profitto l’ultimo anno del Liceo artistico superiori e superato l’esame di maturità. Ora arriva l’ultima parola del Tar, che nel merito ha condiviso le posizioni del Consiglio di Stato ed ha annullato in via definitiva la bocciatura.
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