Strade, il Fermano è in ritardo ma cerca di ripartire da 6 direttrici: ecco i prossimi lavori cantiere

Strade, il Fermano è in ritardo ma cerca di ripartire da 6 direttrici: ecco i prossimi lavori cantiere
Strade, il Fermano è in ritardo ma cerca di ripartire da 6 direttrici: ecco i prossimi lavori cantiere
di Domenico Ciarrocchi
4 Minuti di Lettura
Domenica 26 Marzo 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 15:07

FERMO - Collegamenti di Amandola sia verso il Maceratese e l’Ascolano, doppia arteria fra il mare e i Sibillini, un altro doppio bypass a Porto Sant’Elpidio per scavalcare i fiumi Tenna e Chienti. Prende forma, piano piano, la viabilità del futuro nel Fermano, la provincia da sempre più penalizzata delle Marche sul fronte delle infrastrutture.

 Restano alcuni nodi, a partire dai tempi e dalle scelte per l’autostrada (se sarà terza corsia ci vorranno comunque almeno altri 10 anni), fino al peso che queste lunghe strisce d’asfalto avranno nei trasporti del futuro. Non è meglio puntare anche su altro? Non contano di più le autostrade telematiche?


L’esempio
A sostenere gli ottimisti sono i risultati incoraggianti forniti dalla superstrada Civitanova-Foligno che ha dato una spinta a commercio e, soprattutto, turismo.

Da qui si parte per i primi collegamenti, quelli trasversali all’interno delle province del sud e quelli dai Sibillini all’Adriatico. Tenendo conto, in primis, del maxi stanziamento di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi con l’ok ai tre stralci per i lavori sulla Sarnano-Amandola (per un totale di oltre 60 milioni), per gli interventi sulla Faleriense fra la stessa Amandola e Servigliano (quasi 85 milioni), e ancora, per la Amandola-Mozzano (153 milioni): sono le strade che collegano Amandola al Maceratese, tramite Sarnano; la collina e la costa, tramite lo stralcio della Faleriense fino a Servigliano; e all’Ascolano, tramite Mozzano.

Oltre a queste tre direttrici, ce n’è un’altra importante per la provincia, anche se per lunghi tratti condivisa con Ascoli: quella della Valdaso. Di recente è stato infatti completato il progetto esecutivo dell’Anas per i lavori a Ponte Maglio di Santa Vittoria in Matenano fino al territorio di Montefalcone Appennino e al bivio Vignola-San Biagio. Un progetto di fondamentale importanza per eliminare la parte più pericolosa e stretta della strada che da Pedaso porta a Comunanza e che, fino a quando non verrà completata la Faleriense, rappresenta la via più veloce per raggiungere i Monti Azzurri.


I dati


Il nuovo intervento riguarda circa 3 km e costa 5 milioni, derivanti dalle donazioni, tramite gli sms, che erano arrivate dopo il sisma del 2016, La strada rappresenta l’arteria più breve per collegare la costa, quindi l’A14 e la ferrovia, con i Sibillini, anche se sposta il movimento del traffico più verso sud, lontano dal nodo industriale del distretto calzaturiero e dai caselli di riferimento di Civitanova e Porto Sant’Elpidio. Ma proprio verso queste due direttrici si spostano le attenzioni dei progetti più recenti su cui la Regione sta puntando per la parte nord della provincia. Si tratta del nuovo ponte sul Tenna che servirà per collegare il casello di Porto Sant’Elpidio alla Lungotenna, a sua volta prossima agli interventi per l’ampliamento.


L’impegno


La comunicazione è giunta dall’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli e commentata positivamente da Andrea Putzu, presidente della II Commissione del Consiglio regionale, che aveva ricordato come la progettazione fosse «stata possibile grazie ai finanziamenti della Legge regionale approvata nell’estate 2021, con uno stanziamento di circa 2,5 milioni». La bretella collegherà in futuro Porto Sant’Elpidio con l’ospedale di rete in costruzione a San Claudio di Campiglione e per il quale sono stati approvati i lavori di ampliamento per la stessa Lungotenna, destinata a diventare il tratto più vicino al mare dell’arteria che porterà fino ad Amandola. Resta infine la sesta direttrice, rappresentata da un’altra bretella con un altro ponte su altro fiume, il Chienti.

In questi caso lo svincolo dell’A14 è quello di Civitanova che dovrà connettersi con Bivio Cascinare, in territorio di Sant’Elpidio a Mare. Qui siamo più indietro e, come ha riferito in questi giorni il sindaco Alessio Pignotti, «ci sono più ipotesi di percorso e si dovrà tener conto dei vincoli idrogeologici che interessano il fiume Chienti e l’Ete Morto, famoso per la capacità di esondazione». A breve sarà convocato un incontro tra Regione e Comuni interessati da quest’opera e in quella sede si andrà a decidere quale progetto portare avanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA