Statale, travolta e uccisa da un’auto mentre va a lavorare: il pirata fugge ma poi si costituisce

Statale, travolta e uccisa da un auto: il pirata fugge ma poi si costituisce
Statale, travolta e uccisa da un’auto: il pirata fugge ma poi si costituisce
di Sonia Amaolo
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Martedì 24 Novembre 2020, 02:50

FERMO  - Donna investita da un pirata della strada muore sul colpo. E’ una 61enne albanese residente a Lido di Fermo, abitava sulla Statale e stava andando a lavorare, come tutti i giorni, a piedi. Attraversava la strada poco prima delle 7 ieri, non era ancora giorno. Chi l’ha investita con tutta probabilità neanche l’ha vista, forse per un colpo di sonno.

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Ieri pomeriggio si è costituito ai carabinieri un 50enne di Porto Sant’Elpidio, risulta che l’uomo non si sia fermato perché impaurito e, tornato a casa, la moglie l’avrebbe convinto a costituirsi.

L’uomo si occupa dei lavori per la segnaletica in autostrada di notte. I carabinieri non rilasciano dichiarazioni in merito all’investitore. Dicono solo che l’impatto è stato violentissimo e non ha lasciato scampo alla vittima, che stava attraversando la Statale all’altezza dell’hotel Charly ed è stata falciata. Immediatamente si sono avviate le ricerche dei carabinieri, la caccia al conducente che dovrà rispondere di omicidio stradale ed omissione di soccorso.

Il mezzo, secondo le indiscrezioni, potrebbe essere un furgone Fiat Doblo, ma potrebbe essere anche una Peugeot, un’auto comunque diretta da nord verso sud. I militari hanno effettuato il sopralluogo nell’immediato e hanno visto, oltre al cadavere, segni e pezzi di carrozzeria sull’asfalto. Da questi elementi sono partiti per stringere il cerchio sul modello del veicolo, sul colore, sono stati dispiegati uomini e mezzi in maniera massiva. Anche sulle testimonianze faceva affidamento l’Arma perché sicuramente qualcuno doveva aver visto qualcosa. E le immagini della videosorveglianza sono state tutte vagliate.


Purtroppo sono stati inutili i soccorsi della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, arrivata insieme al Nucleo Radiomobile. La salma è ora all’obitorio, a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’omicidio stradale è punito con la reclusione da 2 a 7 anni ma in questo caso la pena aumenterebbe da uno a due terzi e comunque non può essere inferiore a cinque anni.

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