Fermo, super stangata, bollette del gas quadruplicate. I ristoratori rivedono menù e costi. Commercianti ad un bivio

Fermo, super stangata, bollette del gas quadruplicate. I ristoratori rivedono menù e costi. Commercianti ad un bivio
Fermo, super stangata, bollette del gas quadruplicate. I ristoratori rivedono menù e costi. Commercianti ad un bivio
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Sabato 27 Agosto 2022, 04:15

FERMO - Una preoccupazione forte, l’angoscia per un futuro sempre più incerto, la consapevolezza della difficoltà sempre crescente per far tornare i conti. I prezzi impazziti dell’energia e le bollette a tre zeri allarmano negozianti ed esercenti, nel Fermano come in tutta Italia. C’è chi finora ha limitato i danni e chi invece non regge più con le continue stangate.  

«Siamo preoccupati, non può essere altrimenti – ammette Simone Corradini, titolare di Quota Cs a Sant’Elpidio a Mare – L’ultima bolletta dell’energia elettrica è stata di 7.000 euro, quasi il doppio della precedente, che già era aumentata sensibilmente rispetto ai mesi ed anni scorsi. Cerchiamo di mantenere un approccio positivo, ma è davvero dura. Non possiamo andare a toccare i prezzi, che sono dettati dai nostri fornitori e sono stati fissati 8-9 mesi fa, quando non c’era ancora la guerra e l’emergenza sul caro energia non era a questi livelli. Se si trattasse di una situazione passeggera potremmo dire: stringiamo i denti, come abbiamo fatto in altri momenti difficili, a partire dal lockdown. Ma il problema è l’incertezza sul futuro, non abbiamo idea di quanto dureranno questi rincari e fin dove arriveranno». L’auspicio di Corradini è una risposta dal Governo «che deve essere strutturale. Ad esempio dovrebbe arrivare da subito un incentivo per realizzare impianti fotovoltaici e puntare sulle rinnovabili. È un investimento corposo che un’azienda, da sola, con i costi che deve già fronteggiare, difficilmente può sostenere».

Menconi: «Ultima bolletta da 4.500 euro»

Vede nero anche Marco Menconi, titolare della Pizzeria Rosmarino a Porto Sant’Elpidio. «L’ultima bolletta bimestrale dell’energia è stata di 4.500 euro.

Quasi il quadruplo rispetto ad un anno fa. Nei prossimi mesi andrà peggio e non sappiamo quando finirà. Ormai non c’è più margine di guadagno, anche perché tutte le materie prime costano molto di più. Aiuti? A parte l’Iva ridotta al 4% sul metano, nulla. Si possono rateizzare le bollette, ma dilazionare di qualche mese non cambia nulla. Ho aumentato lievemente i prezzi di circa 80 centesimi a pizza, ma d’altra parte non posso far pagare una Margherita 9 o 10 euro. Sul futuro sto ragionando, non escludo la chiusura. Guardando lo storico degli anni passati, con gas e luce che cresceranno ancora, rischio di andare in perdita di quattromila euro al mese. Per il periodo invernale sto valutando di tornare a fare solo pizza al taglio ed asporto, chiudendo la sala». 

Vesprini: «Rincari del 40%»

Gabriele Vesprini, titolare della gioielleria Linea Oro, tira un sospiro di sollievo. «Abbiamo subito rincari, ma nell’ordine del 30-40%, rispetto alle cifre folli che debbono sborsare altre attività possiamo dirci fortunati. Però la preoccupazione si percepisce, da parte di esercenti e clientela. In estate abbiamo lavorato bene ed avuto tanti turisti. Ma che inverno ci aspetta? La tendenza che notiamo è che si cerca di più la qualità rispetto alla moda del momento, se si spende lo si fa per oggetti di valore». Paolo Mecozzi, chef del ristorante Festa a Porto Sant’Elpidio, ha limitato i danni. «Avevamo un contratto a costo fisso dell’energia e tutto sommato non abbiamo subito grandi aumenti – commenta – A novembre scadrà, non so che condizioni troveremo tra qualche mese. La nostra fortuna è una gestione tutta familiare, questo ci permette di limitare i costi sul personale. Nell’ultimo anno le materie prime sono aumentate tantissimo, ma noi, essendo un’attività di nuova apertura e dovendo farci conoscere, abbiamo dovuto adottare una politica dei prezzi contenuti, anche se questo ha ridotto il margine di guadagno».

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