A Fermo lo stalker continua a perseguitare la sua ex, dopo la denuncia ad aprile ora scatta l'arresto sotto casa

A Fermo lo stalker continua a perseguitare la sua ex, dopo la denuncia ad aprile ora scatta l'arresto
A Fermo lo stalker continua a perseguitare la sua ex, dopo la denuncia ad aprile ora scatta l'arresto
di Pierpaolo Pierleoni
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Martedì 6 Giugno 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 11:37

FERMO - Non sono bastate le raccomandazioni ad un comportamento più pacato e ad accettare la fine della relazione con la sua ex. Non è servito un divieto di avvicinamento emesso un paio di mesi fa. Continuava a tormentare la donna con cui aveva avuto una storia e per lui si sono aperte le porte del carcere. Ad intervenire gli agenti della Questura di Fermo, con l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, su richiesta di una donna residente lungo la costa. La signora ha chiamato per segnalare la presenza del suo ex fuori casa, che tentava di entrare nell’abitazione, nonostante pendesse già a suo carico un divieto di avvicinamento.


Il passato


La prima querela risale ad aprile.

La vittima ha trovato il coraggio di denunciare alle forze dell’ordine una persecuzione iniziata da gennaio, con percosse, pedinamenti, chiamati insistenti a qualsiasi orario, fino ai tentativi di irruzione in casa ed al danneggiamento della serratura. Tutte ragioni per cui l’uomo, ossessionato dalla fine della relazione, ha avuto una prima misura cautelare, che però non ha sortito il minimo effetto. Ha infatti continuato a cercare la donna e, alcune sere fa, si è presentato sotto casa ed ha chiesto di entrare. La vittima si è guardata bene dall’assecondare la sua richiesta e non ha esitato a chiamare il numero di emergenza e la sala operativa della Questura, che ha immediatamente inviato una pattuglia, comprendendo la situazione d’urgenza.

Individuato sotto casa

Lo stalker è stato subito individuato, proprio sotto casa, ed arrestato in flagranza del reato di divieto di avvicinamento. Trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura per la nottata, la mattina dopo è stato accompagnato in tribunale per l’udienza di convalida. L’autorità giudiziaria, considerata la grave condotta, la reiterazione dei comportamenti molesti ed aggressivi e l’inottemperanza alla misura del divieto di avvicinamento, ha disposto la custodia in carcere. Il provvedimento è stato eseguito dalla Squadra mobile.

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