Situazione sempre più difficile: in quarantena 26 classi fermane. Ma c’è il tampone a “giorno zero”

Situazione sempre più difficile: in quarantana 26 classi fermane. Ma c’è il tampone a “giorno zero”
Situazione sempre più difficile: in quarantana 26 classi fermane. Ma c’è il tampone a “giorno zero”
di Francesca Pasquali
3 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Novembre 2021, 06:10

FERMO -  Si impenna il numero delle classi in quarantena. Nel Fermano, sono 26 quelle costrette a casa. Soprattutto della materna e dell’infanzia. Poche quelle delle medie. Delle superiori ce ne sono nove. Numeri che, da qui in avanti, potrebbero scendere. Scattano, infatti, oggi le nuove regole per le quarantene scolastiche. Quelle che, nelle classi con un positivo, prevedono il cosiddetto tampone “a giorno zero”.

Tutta la classe deve, cioè, essere tamponata il prima possibile. Se gli alunni risulteranno tutti negativi, potranno restare a scuola per altri cinque giorni, quando dovranno fare un secondo tampone. Se anche in quel caso l’esito sarà per tutti negativo, i controlli finiranno lì. 


Se in classe i positivi sono due, gli alunni vaccinati e quelli guariti dal Covid negli ultimi sei mesi faranno il doppio tampone (a giorno zero e a giorno cinque). Per loro, valgono le regole delle classi con un solo positivo. Per quelli non vaccinati, invece, scatta la quarantena per dieci giorni, anche se negativi al primo tampone. Se i positivi sono tre, la classe va tutta in quarantena, anche se gli altri alunni sono negativi al primo tampone. La quarantena dura sette giorni per i vaccinati e dieci per i non vaccinati.

Le classi con bambini sotto i dodici anni, per i quali non è prevista la vaccinazione, vanno in quarantena per dieci giorni anche con un positivo. Trascorso il periodo, devono fare il tampone. 


Cresce ancora la curva dei contagi. Ieri, nel Fermano, i nuovi casi erano 63, il dato più alto dopo quello della provincia di Ancona. Supera quota mille il numero delle persone in quarantena (1.050), con 197 sintomatici. Giornata fiacca, quella di ieri, alla “don Dino Mancini”, dove le vaccinazioni hanno rallentato. «Arrivano un po’ alla volta. Lunedì e martedì erano di più», diceva, in mattinata, un volontario. Ieri è anche stato il primo giorno delle terze dosi “accorciate”. Nel senso che, da adesso in poi, per farle, non devono più passare sei mesi, ma cinque. «In questi giorni, abbiamo dovuto mandare via diverse persone perché non era trascorso abbastanza tempo. Adesso, possono tornare», spiegava una volontaria. E proprio a chi deve vaccinarsi, l’Area vasta 4 raccomanda di prenotare il suo turno. Visto che l’accesso libero, nei giorni scorsi, ha creato disagi, con code e lunghe attese davanti alla scuola di viale Trento, che è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 19, tranne le domeniche pomeriggio in cui la Fermana gioca in casa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA