Fermo, sette anni di attesa per il ponte di Rubbianello: bloccato da ritardi e burocrazia

Fermo, sette anni di attesa per il ponte di Rubbianello: bloccato da ritardi e burocrazia
Fermo, sette anni di attesa per il ponte di Rubbianello: bloccato da ritardi e burocrazia
di Serena Murri
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Martedì 28 Luglio 2020, 09:41

FERMO - Sette anni senza il ponte di Rubbianello. «Ormai va a scuola» è la battuta del sindaco di Montefiore, Lucio Porrà che dopo essersi battuto nelle fasi di stallo del progetto, ieri ha aggiunto: «Speriamo che i lavori vadano avanti. Passo ogni tanto a controllare. Vedo che c’è la ditta specializzata al montaggio delle arcate, una volta finite quelle si passerà all’installazione dei pali sovrastanti. Dicono che per fine anno sarà finito -ma sembra scettico- io ho scommesso che sarà pronto nel 2022».



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In realtà, dalle testimonianze di Montefiore, pare proprio che i residenti se ne siano scordati del ponte di Rubbianello, è passato troppo tempo ormai e ormai si viaggia su altre strade. Il ponte si è fatto attendere troppi anni, attese vane, di false partenze, di blocchi prolungati dei lavori.
 
La gente è stanca
La gente è stanca, sfiancata e non ci crede più. In primis, ci sono i residenti ad essere rassegnati e in secundis i commercianti fra le categorie più colpite, all’interno di un territorio spaccato a metà e abbandonato a se stesso. Adesso che iniziano a vedersi i primi risultati concreti del progredire dell’opera, mentre il lavoro al cantiere di costruzione prosegue -pare- senza intoppi, quello che la gente si chiede perplessa è se non si poteva fare prima. Umberto Pistolesi, sindaco a Monterubbiano dal 1994 al 2004, ha dichiarato: «Il ponte di Rubbianello era un servizio molto importante per il territorio perché rappresentava la via di accesso diretta per Fermo per tutti coloro che provenivano da Ripatransone e Montefiore dell’Aso. L’esistenza dell’infrastruttura, ha fatto sì che si creasse in automatico l’intera frazione di Rubbianello, poi diventata parte commerciale rilevante della zona, a partire dal commercio dell’ortofrutta, dell’abbigliamento, fino a far sorgere ben tre bar. Tutta l’attività economica della zona si rifletteva su Rubbianello. Senza il ponte tutto questo si è fermato».
L’economia
Senza l’infrastruttura viaria, a risentirne è stata tutta l’economia della zona, con ripercussioni dirette sull’attività logistica e lavorativa delle aziende presenti sul territorio, gli esempi sono svariati a partire da aziende ortofrutticole che hanno la sede produttiva a Montefiore e i frigoriferi a Rubbianello con costi di carburanti che dopo 7 anni diventano una spesa ingente, così come le ore lavorative da parte degli operai per il carico e lo scarico. Idem per le ditte di autotrasporti che per servire la propria clientela e rifornire i supermercati, ormai hanno preso a fare un altro tragitto. 
Le ripercussioni negative
Il peggioramento economico è stato enorme. In un supermercato che insiste su Rubbianello, prima vi erano 3 impiegati, oggi ne è rimasto uno a servire i clienti. Al tempo stesso, non molto lontano, la frazione di Valmir si è sviluppata di più ed i residenti di Montefiore si fermano lì a fare spesa. Così, piano piano, sono passati 7 anni. Parliamo di supermercati che si occupano di distribuzione da tre generazioni, che hanno ormai festeggiato più di un secolo di attività e che hanno dovuto modificare anche le strategie di vendita, così come Rubbianello ha perso il ruolo di polo commerciale, qualcuno va avanti ma altri hanno preferito spostarsi a Valmir.

Questi 7 anni hanno significato una stasi per tutti i settori, incluso quello degli investimenti. Il ponte poteva essere realizzato prima, dato che non si è mai trattato di un problema di soldi perché le risorse ci sono state fin da subito. Si è partiti infatti con un finanziamento iniziale di 3 milioni di euro, con una gara d’appalto di 2 milioni di euro ai quali si sono aggiunte le spese per la messa in sicurezza e altri 300 mila euro.

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