FERMO - La riapertura dell’Olimpico ai tifosi, anche se solo per gli Europei di calcio e anche se solo al 25 percento, fa ben sperare. Allora perché non i concerti? E i cinema? E i teatri? E gli eventi in generale? Gli eventi, appunto. Quel pulviscolo che d’estate s’accende, di giorno e di notte. Difficile pensarli, oggi. Figurarsi organizzarli. Eppure, di voglia ce n’è. E sulla scia dell’estate passata, ci si rimbocca le maniche. Tolti concerti e sagre, nel Fermano, i grossi numeri li fanno le rievocazioni storiche. Prende tempo la Cavalcata dell’Assunta di Fermo. Come l’anno scorso, il capoluogo aspetta per sciogliere le riserve, dire se l’edizione 2021 si farà e, nel caso, mettere in moto un’organizzazione imponente.
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L’anno scorso si salvò solo il corteo in notturna il 14 sera.
Già per lo stop, invece, Sciò la Pica a Monterubbiano, mentre sono confermate le altre due rievocazioni più conosciute della provincia: la Contesa del Secchio, a Sant’Elpidio a Mare, e Castel Clementino, a Servigliano. Hanno scelto la continuità i due Comuni e, anche se in forma ridotta e riarrangiata, l’anno scorso non hanno mancato l’appuntamento col pubblico “contato”. A maggior ragione, vogliono esserci quest’anno. A Sant’Elpidio a Mare sono cominciati gli incontri per organizzare la rievocazione, vista l’anno scorso, da mille persone, perlopiù elpidiensi. «Abbiamo scelto di privilegiarli perché la Contesa è sì veicolo culturale e turistico, ma è soprattutto la manifestazione della città. Se i numeri saranno gli stessi, il ragionamento che faremo sarà lo stesso», spiega la presidente dell’Ente Contesa, Alessandra Gramigna.
6, 7 e 8 agosto le date della manifestazione. Confermati lo spettacolo degli sbandieratori (il 6), la cerimonia di investitura del Capitano del popolo (il 7) e la sfida tra le quattro contrade al Mandozzi (l’8). Che di persone ne può contenerne al massimo cinquemila. Se quel 25 percento degli stadi fosse esteso agli altri eventi dal vivo, a conti fatti, per la Contesa, non cambierebbe granché. Ci sarà anche Città Medioevo. L’intenzione è di allargarla, oltre che alla piazza, anche alle piazzette attorno. Le date da segnare sono il 22, 23, 24 e 25 luglio.
E scalda i motori pure Castel Clementino. Che conferma la Giostra dell’anello, il 22 agosto, la rievocazione della cessione della Piana di San Gualtiero, il 21, e lo spettacolo dei tamburini e degli sbandieratori del Gams, il 20. L’incognita resta la sfilata in abiti storici. Con i cortei vietati dall’anno scorso, se le cose non cambieranno, ci si dovrà accontentare della versione “ridotta”. «In tempi normali – fa sapere Danilo Viozzi, dell’Ente Torneo Cavalleresco – la festa sarebbe durata dieci giorni. Ci accontentiamo, sperando che le maglie si allarghino un po’. L’anno scorso, l’organizzazione ha richiesto un grande lavoro. Per fortuna, è andato tutto bene. Per quest’anno, aspettiamo le indicazioni definitive. Speriamo di riuscire a portare più persone possibile».