Freno ai tagli nelle scuole, soddisfatti i sindaci. Funziona la task force contro gli accorpamenti

Freno ai tagli nelle scuole, soddisfatti i sindaci. Funziona la task force contro gli accorpamenti
Freno ai tagli nelle scuole, soddisfatti i sindaci. Funziona la task force contro gli accorpamenti
di Francesca Pasquali
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Domenica 8 Maggio 2022, 05:25

FERMO - Scuole ancora con il fiato sospeso. Se, nei giorni scorsi, qualche nodo s’è sciolto, altri sono ancora ingarbugliati. Novità potrebbero arrivare domani dall’incontro tra il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti.

Le trattative portate avanti dalla Provincia, con la consigliera Pisana Liberati che ha ottenuto, a voce, la salvezza di alcune classi, nulla ha potuto per altre. «Siamo andati oltre le nostre competenze – fa sapere Liberati –, ma, dove non c’erano i numeri, ci siamo dovuti fermare. Era un’impresa disperata, ma ci tenevamo a provarle tutte. In alcuni casi, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era quello di mantenere gli alunni nel Comune di residenza». Salvo miracoli dell’ultimo minuto, qualcuno, però, dovrà arrendersi. Fumata nera per Francavilla d’Ete che, con sei alunni, non avrà la prima elementare. A meno che, apre il sindaco Nicola Carolini, qualche famiglia dei paesi confinanti iscriva i figli alla scuola del paese, salvando la classe. Ad oggi, l’Usr ha accordato una pluriclasse terza, quarta e quinta. La seconda (la prima dell’anno scorso), il Comune l’aveva già persa. I due bambini vanno a scuola a Montegiorgio. Si dice «dispiaciuto», Carolini. Il problema delle nascite – spiega – «è un caso nazionale, ma dal prossimo anno e per almeno altri due o tre non avremo difficoltà di questo tipo e non è escluso che potremo ripartire dalla prima». Lunedì il Comune incontrerà l’Isc di Montegiorgio, di cui le scuole del paese fanno parte, «per vedere quello che riusciremo a portare a casa».

Vittoria a metà per Campofilone che dall’Usr ha avuto l’ok per un “gruppo di lavoro”.

Che vuol dire classe, senza dire classe. Nel senso che gli otto alunni che a settembre andranno in prima elementare resteranno a Campofilone pur figurando iscritti a Pedaso. Stesso discorso di Lapedona e Altidona l’anno scorso, con gli alunni del primo Comune che risultavano iscritti nel secondo, ma che sono andati a scuola nel primo. «Fa piacere che dalla Regione si sia aperto uno spiraglio su cui dovremo lavorare, presentando un progetto serio», dice il sindaco Gabriele Cannella. E sottolinea che «il primo obiettivo, quello della non chiusura totale, l’abbiamo ottenuto». Martedì, Comune, Isc e le famiglie degli otto bambini di prima si incontreranno per gettare le basi del “gruppo di lavoro”. Chiusura scongiurata anche a Magliano di Tenna, dove i sette bambini di prima elementare non dovranno andare a Montegiorgio. Questa la rassicurazione di Filisetti alla consigliera Liberati, martedì scorso. Si fida e non si fida il sindaco Pietro Cesetti.

«A voce, dicono che potranno essere i presidi a gestire le varie situazioni, ma devono essere messi nelle condizioni di farlo, mentre so per certo che hanno tolto venti ore al nostro plesso, per darle a Rapagnano», dice il primo cittadino. Dubbi legittimi considerata la nota inviata ieri dall’Ufficio scolastico regionale che ribadisce che «i sette bambini iscritti alla prima classe sono insufficienti a istituire una classe autonoma in base all’attuale normativa», che «l’offerta formativa è programmata in ragione dell’efficienza dell’attività didattica» e che «la formazione di classi e plessi scolastici con indici di funzionalità didattica di gran lunga inferiori agli standard non assicura quell’efficace azione didattica a cui hanno diritto tutti gli studenti e le rispettive famiglie». Sempre l’Usr fa sapere che «a breve potrebbe essere formalizzata la classe prima» della scuola media di Ponzano di Fermo, con i 14 studenti che non dovranno andare a Petritoli.

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