FERMO - Allarme rientrato nelle scuole della costa sud. Il terremoto non ha causato danni nei plessi più vicini all’epicentro, che è stato in mare, al largo di Cupra Marittima. La dirigente dell’Isc Pagani di Monterubbiano, di cui fanno parte le scuole fermane della zona interessata dal sisma, aveva chiesto agli uffici tecnici dei Comuni di effettuare un sopralluogo per verificare la presenza di eventuali danni.
«Dopo il sisma che, perlopiù, non è stato nemmeno percepito dalle scolaresche e dai docenti, abbiamo comunque chiesto a tutte le amministrazioni di effettuare un sopralluogo, in particolare nelle scuole dell’infanzia, che ancora sono in classe, e della secondaria dove si stanno svolgendo gli esami.
Se l’anno scolastico è finito, i plessi sono ancora tutti aperti. Quindici quelli dell’Isc Pagani: le scuole d’infanzia di Moresco, Altidona, Pedaso, Lapedona, Rubbianello, Monterubbiano e Campofilone, le elementari di Monterubbiano, Pedaso, Lapedona, Campofilone e Altidona, le medie di Pedaso, Monterubbiano e Campofilone. Le uniche senza alunni sono le elementari, visto che l’infanzia chiuderà il 30 giugno e che alle medie sono in corso gli esami di terza.
Per fortuna, si diceva, il terremoto e le scosse successive non hanno causato danni. Il sisma più forte, quello di giovedì alle 13.18 è stato distintamente avvertito lungo la costa sud della provincia. Dopo il terremoto, di magnitudo 4, è stato interrotto il traffico ferroviario tra Porto San Giorgio e Alba Adriatica per la verifica di eventuali danni sulla linea. La scossa è stata seguita da diverse altre. Due nel giro di pochi minuti dalla prima e altre nella notte tra giovedì e ieri, la più forte di magnitudo 3. Ancora scosse ieri mattina, sempre in mare, nella stessa zona. Una, di magnitudo 3.3 è stata, invece, registrata alle 11.27 sulla terraferma, con epicentro a un paio di chilometri da Acquaviva Picena.