Le aree
Quanto all’incontro con il sindaco, Castelli ha evidenziato che «con il primo cittadino del capoluogo abbiamo parlato anche delle esigenze della zona fuori dal cratere, in particolare per Fermo abbiamo affrontato l’intervento sull’auditorium San Martino. A Fermo la ricostruzione privata procede, e abbiamo parlato anche delle problematiche logistiche che potranno esserci in seguito ai cantieri nel centro». Il sindaco, accompagnato dai tecnici, ha anche indicato le altre priorità, quali la ristrutturazione della parte storica del cimitero, Rocca Montevarmine, ma anche Sant’Agostino e la parte residua di Villa Vitali. In Provincia, insieme al presidente Michele Ortenzi, il commissario ha parlato con i sindaci del cratere e no, affrontando il tema ricostruzione, illustrando le ultime novità. «Il decreto 3 – ha ricordato Castelli – è in corso di conversione e presenta alcune importanti novità». Un decreto che domani dovrebbe essere al Senato, per un passaggio veloce alla Camera il 15 marzo e quindi sarà legge. La prima novità è la deroga al numero minimo e massimo di studenti nelle scuole. «Quando si può collaborare – ha detto il commissario – si lavora bene e senza pressione.
I particolari
Quindi la norma su siti produttivi, agriturismi, hotel, che finora per la ricostruzione dovevano anticipare l’Iva che diveniva quasi un costo. «Ora – ha ricordato Castelli – queste strutture non dovranno accollarsi il sacrificio dell’anticipo dell’Iva, ma potranno andare avanti senza». Fin qui le buone notizie, con altri particolari tecnici, che il commissario straordinario ha riportato ai Comuni del cratere. Ma le buone nuove sono anche per quelli fuori, per quella parte di Fermano che aspetta di vedere finanziata una parte del Cis, quella che non era confluita in altre forme di finanziamento, come da ultimo il Pnrr sisma. «Sarà presto varato – ha ricordato – il piano delle opere pubbliche, che dovrà poi essere vagliato dalla Struttura commissariale. Ci saranno fondi per i Comuni non finanziati, quindi per le municipalità e per i cimiteri». Ortenzi ha ricordato quando «Castelli era assessore regionale alla Ricostruzione, ha sempre collaborato, un metodo di lavoro che si è rivelato fondamentale per incanalare la ricostruzione».
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