Dai ricatti per reati sessuali alle vendite fantasma, i carabinieri scoprono sette truffatori seriali nel Fermano

Dai ricatti per reati sessuali alle vendite fantasma, i carabinieri scoprono sette truffatori seriali nel Fermano
Dai ricatti per reati sessuali alle vendite fantasma, i carabinieri scoprono sette truffatori seriali nel Fermano
di Maria Teresa Bianciardi
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Sabato 21 Gennaio 2023, 14:40 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 18:04

FERMO - Le truffe sono sempre dietro l'angolo. Si possono nascondere in quella che sembra l'innocua vendita di una consolle musicale, ma anche nei messaggi della propria banca o addirittura in quelli delle forze dell'ordine: nonostante gli appelli quotidiani ad avere sempre un'attenzione in più quando si attuano questo genere di operazioni, c'è ancora chi ci casca in pieno e perde anche svariate migliaia di euro. Fortunatamente però non tutti i truffatori la fanno franca. Ben sette, per esempio, sono stati denunciati dai carabinieri del Fermano che sono riusciti a individuare gli autori di alcuni raggiri, bene studiati e andati a segno.

Vendevano una consolle musicale inesistente: due donne nei guai

Nei giorni scorsi, a Monte Urano, i militari della stazione Carabinieri hanno identificato e denunciato per truffa in concorso due donne della provincia di Monza Brianza una del 1962, ed una del 1964 che hanno simulato la vendita di una consolle musicale su un noto sito di vendite online e con artifizi e raggiri erano riuscite ad indurre in errore la vittima, facendosi accreditare in acconto euro 500, per poi rendersi irreperibili.

Falsi sms bancari, 3mila euro in fumo: una denuncia

A Porto San Giorgio i Carabinieri della stazione hanno individuato e denunciato per truffa un uomo classe 1985 originario della provincia di Napoli, che ha inviato alla sua vittima (un residente di Porto San Giorgio) falsi sms aventi come mittente la “Bper”, con cui comunicava la presenza di operazioni fraudolente: dopo aver contattato telefonicamente la vittima, qualificandosi come operatore dell'istituto di credito, riusciva a farsi comunicare il numero delle carte di credito con relative cifre del codice di sicurezza, dalle quali ha sottratto la somma di circa 3.200 euro.

«Sei nei guai per reati sessuali» e la vittima consegna 18mila euro

Altra truffa aggravata a Monte San Pietrangeli dove un residente ha denunciato ai carabinieri di aver ricevuto sulla casella di posta elettronica, una mail di phishing con cui veniva accusato di reati a sfondo sessuale e altri reati da parte di sedicenti Carabinieri.

A tale mail ne seguivano altre contenenti la richiesta di versare la somma di 5mila euro per sanare la propria posizione e di  13mila a titolo di cauzione. L’ingenua vittima, nel timore di guai giudiziari, ha effettuato tre bonifici bancari per un importo complessivo di 18mila euro.

Mette in vendita una bici, la vende a 750 euro: incassa i soldi e scompare. Ma viene rintracciato

Altra truffa a Montottone dove i Carabinieri  hanno denunciato un bengalese classe 1982, residente a Roma, resosi responsabile di una truffa on line: con il pretesto di vendere on-line una bicicletta ad un uomo di Porto San Giorgio, si era fatto accreditare da quest’ultimo, su un conto corrente a lui riconducibile, la somma di 750 euro per poi rendersi irreperibile.

Vende sacchi di carburante per le stufe, arraffa 100 euro e si volatilizza. Denunciato

I Carabinieri di Montegranaro hanno invece denunciato per truffa un giovane napoletano classe 2004, pregiudicato, accertando che lo stesso, simulando la vendita di sacchi di carburante solido per stufe, pubblicizzato a prezzo conveniente su noto sito online, tramite accordi stabiliti a mezzo mail, induceva la vittima con raggiri ben escogitati, ad eseguire in suo favore un bonifico di 100 euro, senza di fatto inviare la merce e rendendosi irreperibile.

Identificato il truffatore che ha venduto un'auto fantasma per 25mila euro

Analoga storia con ben più grave epilogo a Servigliano dove i militari della locale stazione Carabinieri hanno identificato e denunciato un uomo di Prato, classe 1988, accertando che, con il pretesto di vendere on-line un’autovettura Peugeot 3008 ad un 55enne di Servigliano, vittima del raggiro, si era fatto accreditare da quest’ultimo, su un conto corrente a lui riconducibile, la somma di circa 25mila euro per poi rendersi irreperibile.

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