Calo choc dei residenti nel Fermano, scatta il piano per ripartire: «Più posti di lavoro e maxi fondi con il Pnrr»

Calo choc dei residenti nel Fermano, scatta il piano per ripartire: «Più posti di lavoro e maxi fondi con il Pnrr»
Calo choc dei residenti nel Fermano, scatta il piano per ripartire: «Più posti di lavoro e maxi fondi con il Pnrr»
di Pierpaolo Pierleoni
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Gennaio 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 11:16

FERMO - “Piccolo è bello”, scriveva mezzo secolo fa Ernst Friedrich Schumacher, mettendo in discussione i paradigmi dell’economia per rivalutare un approccio centrato sulle realtà di dimensioni più contenute. Ma come rivelano le tendenze demografiche del Fermano, estrapolate dalla ricerca della Fondazione Think Tank Nord Est, lo spopolamento dei piccoli centri e dell’entroterra continua inesorabile: ben 38 dei 40 paesi della quinta provincia marchigiana hanno nell’ultimo decennio un saldo negativo.


La riviera

Lo scivolamento verso la costa prosegue, tanto che le uniche cittadine che in crescita demografica sono Altidona e Porto Sant’Elpidio, mentre Pedaso resta invariata.

Come contrastare la desertificazione dei borghi e dell’interno? Secondo la fondazione che ha realizzato lo studio, le fusioni tra Comuni sono uno strumento prezioso. Tema caro all’ex sindaco di Monte Urano ed ex consigliere regionale Francesco Giacinti, che fu relatore della legge sulle fusioni.

I commenti

«È chiaro che le fusioni non possono costituire il rimedio ad un problema prima di tutto sociale ed anche culturale, frutto di una società che offre meno possibilità occupazionali e difficilmente dà certezze lavorative in giovane età – commenta Giacinti -. Il calo demografico dipende principalmente da questo. Nell’ultimo anno nella mia Monte Urano abbiamo avuto 100 decessi e solo 40 nati, sono numeri allarmanti. C’è un problema di tessuto produttivo, abbiamo un distretto calzaturiero che era perno dell’imprenditoria ed ha perso tanta forza lavoro. Investire sul turismo, per quanto importante, non compensa le perdite nella manifattura. Però le fusioni sono preziose perché consentono economie di scala e la messa in rete dei servizi».

Le prospettive

Guarda con fiducia al futuro la sindaca della piccola Monsampietro Morico, Romina Gualtieri. «Sono convinta che vedremo nei prossimi anni un’inversione di tendenza – il suo pensiero – è una speranza che si basa su elementi concreti. Per lungo tempo abbiamo avuto scelte politiche che hanno penalizzato l’entroterra ma oggi registriamo un cambiamento. Vedo elementi incoraggianti: la ripresa di cantieri pubblici e privati, i fondi del Pnrr, gli investimenti infrastrutturali. Io mi sono battuta con decisione per far restare alcuni servizi di base: la scuola primaria e dell’infanzia, la garanzia del medico di base, abbiamo faticosamente mantenuto la farmacia. Quando in una piccola comunità questi elementi essenziali sono garantiti si è già fatto molto. Le infrastrutture digitali accorciano le distanze, noi siamo stati tra i primi ad introdurre la banda ultralarga. Per questo sono fiduciosa in un ripopolamento dei nostri splendidi borghi e in un progressivo ritorno delle giovani coppie». Un passaggio fondamentale, secondo il consigliere regionale e presidente della II Commissione, Andrea Putzu, saranno gli investimenti dei fondi settennali Fesr.

La svolta

«Con questo fondo il governatore Francesco Acquaroli ha voluto destinare circa 100 milioni di euro per i borghi delle Marche e ripopolare i nostri piccoli centri è proprio uno degli obiettivi primari da centrare – commenta Putzu –. Sto studiando una proposta di legge, insieme ai colleghi del gruppo, per dare incentivi mirati a favore di chi resta nelle realtà di dimensioni più contenute. Ricopro anche, in Fratelli d’Italia, il ruolo di responsabile nazionale piccoli Comuni, sono convinto che questa sia la spina dorsale della nostra regione ed è giusto investire perché i borghi e le zone interne rimangano vivi, con i collegamenti, le infrastrutture ed i servizi necessari per contrastare l’abbandono».

© RIPRODUZIONE RISERVATA