Fermo, ragazzini-vandali
Un'altra segnalazione ​dal centro

Fermo, ragazzini-vandali Un'altra segnalazione ​dal centro
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Domenica 30 Agosto 2015, 20:35 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 12:05
​FERMO - Quella del lancio delle pietre dal muro del parco della Rimembranza da parte presumibilmente di alcuni ragazzini non è l’unica segnalazione su vandalismi ad opera dei giovanissimi nel centro storico di Fermo. Un altro racconto è quello che ci è stato inviato ieri da un lettore, Eros Fagiani. “Ho letto l'articolo riguardante il fatto che un bambino di sei mesi è stato colpito da un sasso tirato probabilmente da ragazzini. Vorrei raccontare l'episodio che mi è successo alcuni mesi fa, a maggio, che ha dei riscontri simili - esordisce - . Ero ospite con la mia fidanzata all'hotel Astoria. Stavo accingendomi a raggiungerlo in auto passando per la via antistante al convitto del Montani. In lontananza dietro delle auto in sosta ho notato alcuni ragazzini ma non ho dato importanza. Appena arrivato alla loro altezza ho sentito 2 colpi al parabrezza e al finestrino. Mi sono fermato immediatamente e ho visto i ragazzini scappare e nascondersi per le vie. Ho provato a rincorrerli ma è stato inutile. E non sono riuscito nemmeno a capire quanti fossero. Sono passato in caserma dai carabinieri che mi hanno chiesto se volevo sporgere denuncia ma non avevo subito danni, e quindi ho solo chiesto se con una pattuglia potessero fare un giro in zona. E pensavo che fosse finita lì. La sera dopo stavo sempre rientrando all'Astoria, quando ho visto 7/8 ragazzini correre da piazza ed andare verso l'ascensore. Io sono entrato con la mia fidanzata in albergo e ho visto il portiere entrare ed uscire dalla porta che dà sull'ascensore. Poi si è scusato ma era preoccupato perché quel branco di ragazzini spesso bloccava l'ascensore creando numerosi disagi. Sono entrato in camera, mi sono affacciato al balcone e ho visto quei ragazzini che stavano vandalizzando l'ascensore. Erano riusciti a bloccarlo, poi si sono accorti che li stavo guardando e si sono allontanati. Ho raccontato alla reception il fatto e mi hanno riferito che la situazione va avanti da alcuni mesi. Io non so se sono gli stessi ma appena letto, l’articolo mi ha riportato in mente la rabbia di quella sera. Perché quei sassi sul parabrezza potevano costarmi mille euro o se il finestrino fosse stato aperto avrebbero potuto prendere in faccia la mia fidanzata con i risvolti del caso. Ma la cosa che mi fa più arrabbiare è che se avessi rincorso fino a raggiungere quei ragazzini solo per prenderli e portarli in caserma, avrei rischiato tutte le peggiori denunce da parte dei genitori. Se poi si fossero fatti male... Ho 32 anni quindi non sono un "matusa" che si lamenta dei giovani. Di bravate ne ho fatte come tutti ma mai a verso gli altri o cose di altri. I miei genitori mi hanno insegnato il rispetto. Cosa che non vedo più”.

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