Quattro posti letto a Terapia intensiva: «Ecco il primo passo per rilanciare il Murri»

Un momento della cerimonia all’ospedale
Un momento della cerimonia all’ospedale
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Martedì 17 Agosto 2021, 09:35

FERMO  - Sono stati inaugurati a Ferragosto i primi quattro nuovi posti di Terapia intensiva all’ospedale Murri che fanno parte del potenziamento previsto dal Decreto Legge 34. A questi, nei primi mesi del 2022 se ne aggiungeranno altri 10, per un totale di 20, e altri 10 posti letto di sub-intensiva.


La cerimonia di inaugurazione è stata anche l’occasione per parlare del futuro della sanità. «L’inaugurazione segna il punto iniziale di un percorso di riprogrammazione della sanità fermana», il commento del direttore d’Area vasta 4 Roberto Grinta. «Un primo passo operativo per migliorare la nostra sanità» il pensiero del sindaco Paolo Calcinaro; ha detto anche che «avere più letti in Terapia intensiva vuol dire da un lato farsi trovare pronti se si dovesse tornare a una situazione di emergenza, dall’altro tutelare il sistema, la Rianimazione è un fattore importante per l’intera società». Fin qui i nuovi posti letto di Terapia intensiva. Ma non saranno solo i nuovi che arriveranno nel 2022 a costituire il futuro in Area vasta 4.


«Dal mese prossimo avremo una nuova Tac e nel piano occupazionale sono già stati previsti i tecnici necessari per garantire da subito il pieno funzionamento delle attrezzature», il primo annuncio di Grinta. E non solo quello. Il 20 settembre riaprirà, dopo 9 mesi, il Centro riabilitativo di Porto San Giorgio. Poi 10 medici di Medicina generale entreranno nella struttura di cure intermedie di Sant’Elpidio a Mare, la modifica dell’attività chirurgica, la riduzione delle liste d’attesa. «Stiamo lavorando per potenziare i servizi al massimo – le parole di Grinta – non ci fermeremo qui.

Vantiamo professionisti di altissimo livello, abbiamo investito 1,6 milioni di euro nell’anno in corso per l’acquisto di apparecchiature elettromedicali».

Compresa una nuova Cardio-tac. Il prefetto Vincenza Filippi ha poi evidenziato «il lavoro sinergico delle istituzioni territoriali: apprezzo la programmazione che si fa nella nostra sanità, per garantire un servizio qualificato». C’erano anche il questore Rosa Romano, il comandante dei carabinieri di Fermo Nicola Gismondi, la presidente della Provincia Moira Canigola, l’onorevole Mauro Lucentini, la presidente dell’Ordine dei Medici, Anna Maria Calcagni, i consiglieri regionali Jessica Marcozzi e Marco Marinangeli, e alcuni primari del Murri. E l’arcivescovo Rocco Pennacchio, che ha espresso apprezzamento per «i lavoratori della sanità. Avete un compito delicato: curare non solo una patologia, ma una persona che soffre». «Il personale sanitario ha un’elevata professionalità», le parole dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.


«I fatti - ha ribadito - parleranno presto anche con questi 4 posti letto in più. Le Marche hanno il più basso numero di decessi in relazione ai ricoveri, il numero più alto di vaccini somministrati, con il rapporto più elevato rispetto a quelli ricevuti, si cura con anticorpi monoclonali, c’è l’acquisto di 400mila test salivari per intervenire nei focolai. Penso alla scuola. Non servirà più isolare tutti. Il livello è alto ma si può sempre migliorare». Alla fine il primario di Rianimazione, Luisanna Cola, ha guidato tutti in una breve visita alle tre nuove stanze, e ha spiegato come vengono gestiti i nuovi spazi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA