FERMO - Non solo ponte ciclabile, un patto per rilanciare l’area dell’Ete Vivo anche dal punto di vista dell’ambiente. Si mobilitano le associazioni verdi e culturali del Fermano per sostenere l’area.
I sodalizi
Si tratta del circolo Legambiente Terramare, Italia Nostra, Wwf, Plastic Free, Lipu, Impara L’arte, Aloe, Luoghi Comuni, Circolo Laudato Sì, e Marcheplace. L’operazione è per la tutela e la salvaguardia del fiume. Insieme alle associazioni anche un gruppo di cittadini che condividono la necessità di creare una catena virtuosa per sollecitare più rispetto dell’ambiente naturale e del paesaggio, collaborando con i Comuni con un senso educativo, sociale e comunitario. «Avendo constatato - si legge in una nota - lungo gli argini del fiume la presenza di rifiuti di vario genere che finiscono per riversarsi nel suo alveo, abbiamo proposto ai sindaci di collaborare per la salvaguardia dell’habitat naturale del fiume stesso. Per perseguire la tutela e la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione del territorio fluviale, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico e contribuire allo sviluppo locale, si è quindi pensato di usare lo strumento del contratto di fiume, tramite il quale individuare strategie e progetti condivisi da mettere in atto». L’incontro è previsto per giovedì 18, alle ore 17.30, alla Sala Imperatori di Porto San Giorgio per mettere in campo idee e proposte.
Gli inviti
Oltre alla presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola sono stati invitati i sindaci di Fermo, Belmonte Piceno, Grottazzolina, Monte Giberto, Lapedona, Monteleone, Montelparo, Monterubbiano, Monsampietro Morico, Montottone, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Santa Vittoria e Servigliano.