Pochi agenti alla polizia stradale, vertice in Prefettura: «Così manca il personale per le altre indagini»

Pochi agenti alla polizia stradale, vertice in Prefettura: «Così manca il personale per le altre indagini»
di Nicola Baldi
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Lunedì 13 Settembre 2021, 07:05

FERMO - Incontro in Prefettura con il prefetto Vincenza Filippi dei sindacati delle forze dell’ordine, in particolare la segreteria regionale del Sim dei carabinieri e quelle provinciali del Sap della polizia e ancora del Sim dell’Arma. Sotto esame i problemi della sicurezza, soprattutto la carenza di agenti della polizia stradale che si ripercuote anche in altri e delicati settori.

 
La sofferenza
Il segretario regionale del Sim Paolo De Angelis e Andrea Battistini, con la segreteria regionale del Sap, hanno rimarcato l’ormai cronica sofferenza organica sia di Fermo che del distaccamento di Amandola che, di conseguenza, si ripercuote sul personale delle Volanti della Questura e sulle altre forze dell’ordine, compreso il Radiomobile dei carabinieri, che ormai rilevano ben oltre il 60% degli incidenti stradali, perdendo quindi tempo prezioso sottratto ad altre indagini.


Il territorio
«Il progetto della costituzione della Provincia - si legge in una nota del Sim - si è realizzato solo sulla carta, senza le necessarie risorse umane e finanziarie per far fronte alla gestione delle emergenti criticità dell’ordine e della sicurezza pubblica lungo la riviera, in aggiunta alle problematiche che affliggono il territorio della parte montana dopo il terremoto».

I sindacati, soddisfatti per l’impegno garantito sul tema dalla Prefettura, hanno sottolineato anche «la necessità di un maggiore coordinamento fra i vertici delle forze dell’ordine, non solo a competenza generale, ma coinvolgendo anche le polizie locali, superando ogni inutile campanilismo.


Il collegamento
Sul caso intervengono anche il segretario regionale del Sap Luca Bartolini e quelli provinciali Alessandro Patacconi e Costantino Alessandri, ricordando anche come il lavoro in sinergia sia legato al «piano coordinato di controllo del territorio avviato già l’ormai lontano 4 maggio 2018; noi dei sindacati di polizia e carabinieri ci stiamo coordinando, ora tocca ai nostri dirigenti e alle altre forze di polizia».

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