FERMO Continuano i controlli delle forze dell’ordine. Sotto la lente, durante il fine settimana ormai alle spalle, soprattutto le aree della movida: piazze, luoghi di ritrovo, chalet e zone dei lungomare sono state presidiate. Al setaccio più di 80 esercizi pubblici con circa 150 persone identificate e poco più di 40 mezzi sottoposti ad accertamenti; nei confronti dei conducenti di questi sono state elevate 16 multe sia per la mancanza di documentazione che per il mancato uso delle cinture di sicurezza, per la guida con il cellulare e per la patente scaduta; quattro le auto senza assicurazione che sono state caricate sui carri attrezzi. All’opera, in particolare, le Volanti della Questura che hanno anche effettuato le indagini su due episodi di cui abbiamo già riferito nell’edizione di ieri.
Gli episodi
Si tratta della violenta lite in centro a Porto San Giorgio, con un giovane africano e un uomo dell’Est Europa che si sono affrontati con colli di bottiglie di vetro: il responsabile del violento ferimento è stato accompagnato in Questura e denunciato per lesioni personali aggravate. L’altro episodio è l’incendio di un’auto in via Faleria a Porto Sant’Elpidio. Il rogo è doloso e ora sono in corso le indagini per risalire all’autore.
Le contestazioni
Gli uomini di una gazzella del Norm, coordinati dal maresciallo maggiore Paolo De Angelis, hanno denunciato un 20enne di Montegiorgio risultato positivo al test con etilometro mentre era alla guida della sua Lancia Ypsilon. A Monterubbiano, invece, militari della locale stazione, agli ordini del luogotenente David Falconieri, hanno denunciato un 24enne dello stesso centro che, dopo essere stato sorpreso alla guida della sua utilitaria, si era rifiutato di sottoporsi agli accertamenti per la verifica di alcol o droghe. Un accertamento resosi necessario poiché manifestava, stando alla guida del suo veicolo, condizioni di alterazione evidente. Per entrambi i giovani sono scattate sia la denuncia che il ritiro della patente di guida per i provvedimenti di competenza da parte della Prefettura fermana.