Nuove denunce per truffa a Porto Sant'Elpidio e Petritoli, adesso spunta anche il falso bancario

Nuove denunce per truffa a Porto Sant'Elpidio e Petritoli, adesso spunta anche il falso bancario
Nuove denunce per truffa a Porto Sant'Elpidio e Petritoli, adesso spunta anche il falso bancario
di Pierpaolo Pierleoni
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Venerdì 26 Maggio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 10:54
FERMO - Ancora due truffe nel Fermano, tra Petritoli e Porto Sant’Elpidio, hanno visto in azione i carabinieri, capaci di individuare e denunciarne gli artefici. Il primo caso, avvenuto sulla Valdaso, fa riferimento ad un raggiro avvenuto poco prima di Natale. Responsabile un quarantenne napoletano, risultato residente a Torre del Greco, che ora dovrà rispondere del reato di truffa. Decisiva, ai fini delle indagini, l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, attraverso i quali è stato possibile risalire all’autore. 


La dinamica


Il malvivente ha contattato telefonicamente la vittima, qualificandosi come operatore della banca Bper. Con il pretesto di inesistenti operazioni fraudolente sul conto corrente della persona chiamata, l’ha convinta a compiere alcune operazioni che avrebbero dovuto restituirle una somma di circa duemila euro.

La vittima si è fidata ingenuamente, ha seguito passo per passo le istruzioni del truffatore, accreditando su conti correnti e carte riconducibili al quarantenne una somma di 2.000 euro. Una volta terminata l’operazione, si è reso immediatamente irreperibile. Il danno subito dalla vittima non era assicurato. Risolto dai militari anche un altro episodio, denunciato a Porto Sant’Elpidio a novembre 2022. Ad architettare il raggiro, stavolta, è una coppia residente a Firenze, 42 anni lui, 40 lei, originaria di Campobasso.


Il cibo per cani


I due, in concorso, hanno simulato la vendita di cibo per cani su un sito online di marketplace, per un valore complessivo di 128 euro. Una volta adescata la vittima, si sono sentiti telefonicamente e l’hanno convinta ad effettuare un bonifico istantaneo. Una volta completata l’operazione online ed intascata la somma, però, degli alimenti per animali non si è vista neanche l’ombra. Gli approfondimenti su tabulati telefonici e sul conto corrente che ha ricevuto il denaro hanno permesso di individuare i due.

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