Ceroni multato dall'autovelox
"Correvo per la politica"

L'onorevole Remigio Ceroni
L'onorevole Remigio Ceroni
3 Minuti di Lettura
Martedì 17 Dicembre 2013, 09:46 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 11:40
FERMO - Aveva premuto troppo sull'acceleratore, ma l'ha fatto, cos sostiene, a causa del suo ruolo istituzionale. E' la motivazione con cui il senatore Remigio Ceroni ha tentato di farsi annullare una multa per eccesso di velocità, ricevuta l'estate scorsa mentre percorreva a bordo della sua auto la provinciale Ete morto, meglio nota come Mezzina. L'episodio risale alla prima settimana di agosto. Lì, in territorio di Monte Urano, una sera poco dopo le 23, è stato immortalato mentre viaggiava a 112 chilometri orari, 22 oltre il limite di 90 previsto. L'auto del parlamentare è stata fotografata dal sistema Celeritas Evo Ul, dispositivo per il controllo più sofisticato rispetto al più noto autovelox, perché consente di accertare la velocità media in un determinato tratto. La multa comminata a Ceroni, accompagnata dalla sottrazione di 3 punti dalla patente di guida, è stata di 235,20 euro (dopo le 22 la sanzione si fa ancora più salata, con un incremento del 30%), che poteva essere ridotta a 168 in caso di pagamento immediato entro 5 giorni dalla notifica del verbale. Fin qui nulla di particolarmente rilevante, un'infrazione al codice della strada come ne accadono a centinaia ogni giorno, in una strada di agile percorrenza dove non è raro viaggiare ad andature piuttosto sostenute. Nulla di anomalo nemmeno nel ricorso al Prefetto Emilia Zarrilli, che molti automobilisti tentano per ottenere la cancellazione della multa. La singolarità sta nella motivazione presentata per ottenere la "grazia". Nella breve comunicazione con cui richiede di essere sollevato dal pagamento del verbale, Ceroni domanda l'annullamento "in quanto non rispettava i limiti previsti nel tratto oggetto della rilevazione, per ragioni legate alla carica istituzionale rivestita". Insomma, andava effettivamente troppo forte lungo la Mezzina, ma lo faceva in ragione del suo ruolo. Ma quali potevano essere gli impegni di rappresentanza a premere sul pedale dell'acceleratore, dopo le 23 di un venerdì d'agosto? Una importante riunione politica? Un appuntamento da non perdere a Rapagnano, cittadina di cui il leader regionale del Pdl, ora Forza Italia, è sindaco? Nella sua istanza, il primo cittadino rapagnanese non aggiunge ulteriori dettagli.





La "giustificazione" del Parlamentare

“Le multe effettuate sulla Mezzina dalla Provincia sono tutte illegittime, sono tutte nulle per palese violazione delle norme del codice della strada. L’installazione degli apparecchi che rilevano automaticamente la velocità lungo quella strada è avvenuta al di fuori di ogni regola. Ho invitato il prefetto ad intervenire presso l’amministrazione provinciale per regolarizzare l’uso di quelle apparecchiature. Migliaia di cittadini sono rimasti vittime di quegli autovelox. Guardi, per via del ruolo che ricopro macino tantissima strada, talvolta, mi capita di accompagnare politici di fama nazionale che con gli autisti sfrecciano, superando i limiti. Io, che li seguo, talvolta, prendo multe. Ne ho pagate e ne pago tante. Qualche volta, quando penso di avere ragione, faccio ricorso. In questo caso l’ho fatto per palesare un problema: segnalare che quegli apparecchi sono installati in modo del tutto illegittimo con il solo fine di fare cassa. E trovo che non sia giusto. Questo non toglie che, quel ricorso, non possa alla fine ritirarlo. Quello che mi premeva e che mi ha fatto scattare la molla per oppormi è proprio la palese illegittimità. Ho le foto che testimoniano come intanto le segnalazioni obbligatorie sono coperte da foglie e cartelli che non rendono edotto l’automobilista. Quindi la segnaletica è inadeguata. Però, ripeto, non è per la multa in sé per sé. Mi sembrava giusto oppormi per sollevare il problema della Mezzina".
© RIPRODUZIONE RISERVATA