Teppisti al parco allestito dagli studenti della scuola media, caccia ai colpevoli con un video

Una panchina imbrattata
Una panchina imbrattata
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Lunedì 26 Aprile 2021, 07:25

FERMO - Sono arrabbiati, gli studenti della scuola media “Da Vinci - Ungaretti”. Quando hanno visto il “loro” parco imbrattato, non potevano crederci. Tutto il lavoro fatto nell’ultimo anno assieme agli insegnanti rovinato dai vandali. Panchine rotte, scritte sui tavoli e sui divisori di legno. La “Mentuccia” imbrattata da scritte e disegni. Lo ripuliranno, i ragazzi, ma vogliono le scuse dei colpevoli.

 
Per convincerli a farsi avanti, hanno registrato un video. Un’edizione speciale del “Tg-Leo”, il telegiornale della scuola. “Indignati speciali” Roberto e Camilla, due studenti che, con i compagni, alla Mentuccia, col bel tempo, hanno cominciato a fare lezione e che ora denunciano gli atti vandalici. «Siamo stati sopresi da un fatto che non doveva succedere: qualcuno ha osato distruggere il nostro lavoro, scrivendo cose che neanche hanno senso. Il nostro lavoro è andato perso. Ho avuto il coraggio di metterci la faccia, dicendo questo e tu, mio caro amico?», chiede Camilla ai vandali. Da qualche mese, è in corso la riqualificazione del parco a due passi dalla scuola media. Col tempo, sono comparsi gazebi di legno dove studiano i ragazzi, panchine dipinte e tettoie per ripararsi. I bagni sono ancora da sistemare. Dovrebbe pensarsi il Comune. Rimessa quasi a nuovo, negli anni, la Mentuccia era caduta nell’abbandono, ritrovo di spacciatori e giovani sbandati. Nella nuova veste, ha ripreso a popolarsi di famigliole e bambini. Fino a qualche giorno fa, quando qualcuno armato di pennarello ha rovinato il lavoro dei ragazzi. «Questo atto di vandalismo non ce lo saremmo mai aspettati da te. È stato sicuramente un momento di debolezza da parte tua, dopo un anno di lavoro da parte nostra», dice Roberto, sempre nel video.
«Il parco sarà inaugurato nelle prossime settimane – aggiunge Camilla – e noi faremo il possibile per mettere al suo posto tutto quanto com’era prima, ma tu hai tutto il tempo per chiedere scusa nel modo in cui ti piace e in modo anonimo, perché non abbiamo bisogno di sapere il tuo nome, ma esigiamo le tue scuse.

Vogliamo solo quello, ma non provarci mai più, perché la nostra scuola ci ha speso soldi, tempo e fatica e abbiamo fatto il possibile per rendere il parco adatto tutti». Il progetto per rimettere a nuovo la Mentuccia era partito a febbraio dell’anno scorso. Con la chiusura delle scuole per il Covid, era proseguito a distanza. I ragazzi allora di seconda media erano stati divisi in gruppi. Erano andati sul campo, fotografando il parco. Avevano parlato con chi abita da quelle parti e si erano fatti raccontare com’era un tempo. Poi, aiutati dagli insegnanti, avevano preso carta e penna e cominciato a progettare. I lavori erano stati valutati. Alla fine, ne era stato scelto uno, realizzato da Tommaso Braconi, Lorenzo Maria Ianuà, Davide Lorenzoni, Giulia Marcantoni e Alisia Valeri. Da settembre, le classi si sono messe al lavoro. Il Comune s’è impegnato a investirci 50mila euro. Settimana dopo settimana, la Mentuccia ha cambiato volto. Adesso, gli studenti ci rimetteranno mano, sperando per l’ultima volta.

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