FERMO - La segreteria Cisl Marche unitamente ai rappresentanti Rsu sono costretti a rilanciare l’allarme sulle criticità causate dalla carenza di personale sanitario, tecnico ed amministrativo in Area Vasta 4. Sono tutti consci della difficoltà di chiusura del bilancio regionale causata dal capitolo della sanità e della carenza di interventi statali di supporto alle Regioni per coprire le ingenti spese sostenute per la lotta al Covid ma questo, per i sindacati, non può giustificare le lentezze e le titubanze che stanno connotando le decisioni sulle politiche del personale.
A giugno in pieno periodo di ferie estive, andranno in scadenza 21 infermieri a tempo determinato e 7 Oss. Questi professionisti ed operatori non possono essere persi perchè altrimenti l’intero sistema assistenziale di Area Vasta 4, gravato da altre pesanti carenze, entrerebbe in una crisi difficilmente sostenibile almeno ad invarianza di servizi erogati. Tradotto in parole povere: o rimangono in servizio questi lavoratori oppure bisognerà agire su chiusure e/o pesanti accorpamenti di reparti e servizi. Si potrebbe pensare di sostituire i 21 infermieri ed i 7 Oss che scadranno a giugno ma è assolutamente impensabile ed irrealistico, trovare adesso tutte le sostituzioni.
«In Area vasta 4 - afferma Donati - attualmente vi è una grave carenza oltre di infermieri ed Oss, di tecnici sanitari di laboratorio e di radiologia.
Ci sono anche risvolti medico-legali ma anche di rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro, che il numero ridotto di operatori nei vari settori dell’AV4, mette in discussione. Sono carenti anche figure quali dietisti, accalappiacani, assistenti amministrativi, educatori professionali. La Radiologia attualmente ha disponibili meno tecnici di radiologia di prima dell’attivazione della Tac nel pronto soccorso. Non sempre la carenza di personale dipende dalla cattiva volontà della direzione di assumere. Spesso gli idonei delle varie graduatorie regionali, nonostante le chiamate effettuate dell’Area Vasta 4, finiscono per non accettare l’assunzione.
«Questo - dice Donati - è il risultato drammatico degli errori commessi dalla precedente giunta Regionale e dalle direzioni delle aziende, sulle regole per i concorsi unici regionali. Queste regole vanno modificate immediatamente perchè invece di incentivare le assunzioni, le scoraggiano. In ultimo ma non meno importante, è la denuncia pubblica che la nostra organizzazione sindacale intende fare per il ritardo anzi la paralisi che si sta registrando nelle Marche sulla stabilizzazione dei professionisti ed operatori precari assunti durante la pandemia. La legge c’è ma mancano le risorse economiche».
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