FERMO - È morto ieri notte l’anziano che sarebbe caduto da una barella al pronto soccorso dell’ospedale Murri di Fermo il 3 agosto scorso. Ernesto Severino, 87 anni compiuti il 7 settembre, vi aveva fatto ingresso con la febbre. Due giorni dopo fu spostato al reparto di Medicina e il 29 agosto, a seguito di numerose forti crisi epilettiche, venne trattato dall’anestesista.
Il 1° settembre i suoi valori epatici erano anormali e la situazione è degenerata finché ieri è arrivata la telefonata ai familiari sul decesso.
L’ingresso
«Mio padre è entrato al pronto soccorso il 3 agosto scorso e aveva valori nella norma - dice il figlio Pellegrino - non aveva mai avuto problemi di fegato e diabete. Il giorno del coma li aveva invece venti volte sopra la norma». Dall’autopsia si capirà cos’è successo. Si vedrà di stabilire cosa sia avvenuto. I figli avevano visto l’anziano «con le pupille gialle come il limone e nessun medico ci ha detto che tipo di coma era, ce lo dirà l’autopsia».
All’esame autoptico seguirà la perizia del medico legale di parte. L’anziano era nato il 7 settembre 1934 ad Altavilla Irpina ed era domiciliato a Porto Sant’Elpidio. Una prima denuncia ai carabinieri era stata presentata dai Severino il 1° settembre dopo che la figlia, a poche ore dal ricovero, era andata a trovare il padre al nosocomio e lo aveva visto steso su una lettiga dicendo che le sbarre di sicurezza fossero abbassate.
I timori
La donna era tornata all’ospedale Murri la mattina dopo con il fratello. I due, secondo quanto hanno riferito nell’esposto, avevano visto il genitore «solo in una stanza con la testa bendata, l’occhio sinistro gonfio e il braccio sinistro fasciato». Particolari che andranno chiariti con i prossimi accertamenti.