Dal nuovo poliambulatorio al futuro ospedale di rete. L'orgoglio del sindaco: «Cresce la sanità fermana»

Dal nuovo poliambulatorio al futuro ospedale di rete. L'orgoglio del sindaco: «Cresce la sanità fermana»
Dal nuovo poliambulatorio al futuro ospedale di rete. L'orgoglio del sindaco: «Cresce la sanità fermana»
di Francesca Pasquali
3 Minuti di Lettura
Sabato 30 Ottobre 2021, 09:55

FERMO - Arriva la pediatra, torna il medico di base. Giornata da ricordare, quella di ieri, per Santa Petronilla. Dove, in mattinata, è stato inaugurato il nuovo poliambulatorio dell’Area vasta 4. Due locali, sala d’attesa e stanza per le visite, nella zona commerciale di via Giammarco. Il mercoledì mattina, dalle 8.30 alle 13.30 (su prenotazione) li occuperà Alessandra Pinelli, la pediatra che già copre due ambulatori in Valdaso, a Monterubbiano e Pedaso. Il martedì (16-19) e il giovedì (11.30-14) sarà in servizio Giorgio Tombolini, medico di medicina generale che lo studio principale ce l’ha a Fermo, al Tirassegno.


Un servizio che Santa Petronilla chiedeva e aspettava da anni. Attivato da Comune e Asur quando, con il pensionamento di Alberta Gentili, la città è rimasta a corto di pediatri. Così, il primo ci ha messo il posto, da tempo in disuso. La seconda ha fatto i lavori. Poi, il Comune ha contattato Tombolini e gli ha chiesto se volesse fare ambulatorio pure a Santa Petronilla, che era senza medico di base.


Parole di soddisfazione per il nuovo servizio, che «dovrà crescere», sono arrivate dal direttore dell’Av 4, Roberto Grinta, dalla presidente dell’Ordine dei medici, Anna Maria Calcagni, che ha ventilato la possibilità di usare il poliambulatorio anche per le vaccinazioni, dalla viceprefetta vicaria Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi e dal sindaco Paolo Calcinaro. Quest’ultimo ha parlato di «un intervento in continuità con il lavoro fatto con Licio Livini (l’ex direttore dell’Av 4, ndr) e portato avanti con Roberto Grinta, per cui, se c’è un problema sul territorio, Comune e Asur cercano una soluzione comune.

Un valore aggiunto di un territorio come il nostro, dove le istituzioni sono molto coese e c’è un rapporto personale che si aggiunge a quello istituzionale». Il taglio del nastro di ieri, per Calcinaro, è stato anche «un segno molto significativo per il quartiere». «Serve un minimo di lungimiranza e non fermarsi alla mattonella sbucciata», ha aggiunto il sindaco, riferendosi alle recenti critiche mosse al Comune da alcuni residenti. Nell’occasione, Grinta ha fatto anche il punto sullo stato della sanità fermana. Sull’ospedale «che ha attraversato in maniera eccellente la terza fase pandemica». Su quello nuovo, dove «i lavori stanno andando in fretta». E su come sarà. Con l’Emodinamica che arriverà a Campiglione, assieme a due risonanze magnetiche.


Confluite, con altre attrezzature, nel Piano degli investimenti tecnologici mandato alla Regione, dopo «aver chiesto a tutti i professionisti il livello di tecnologia che serve rispetto a quella che hanno». Professionisti a cui, entro fine anno, si aggiungerà il nuovo primario di Cardiologia, che avrà il compito di «ricostruire la Cardiologia nel Fermano». Grinta ha citato la Tac del pronto soccorso, che sarà inaugurata il 13 novembre, e il robottino per la riabilitazione, «unico in tutta l’Asur», che arriverà nella Rsr di Porto San Giorgio a fine mese prossimo. Sul fronte Covid, il direttore pensa a una campagna mirata per convincere i no vax irriducibili. Che – ha spiegato – nel Fermano non sono tanti. «Il virus è talmente strano e difficile da governare – la chiosa – che, in questo momento, l’unica arma che abbiamo è la vaccinazione. Chi si vaccina fa un atto di fede verso la scienza e di amore verso gli altri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA