No vax, si riaccende l'allarme: l'ultima vittima aveva 47 anni. E le figlie della donna morta: «Insultate per la nostra battaglia»

No vax, si riaccende l'allarme: l'ultima vittima aveva 47 anni. E le sorelle Capodarca: «Insultate per la nostra battaglia»
No vax, si riaccende l'allarme: l'ultima vittima aveva 47 anni. E le sorelle Capodarca: «Insultate per la nostra battaglia»
di Francesca Pasquali
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 02:35

FERMO - Calano i ricoverati nel reparto di Terapia intensiva del Murri. Dove, ieri, i pazienti positivi erano tre. Ma quella che dovrebbe essere una bella notizia, in realtà, non lo è. Perché i posti liberati sono quelli di chi non ce l’ha fatta. Come M.B., 47enne di Sant’Elpidio a Mare deceduto dopo quasi un mese in Rianimazione. Non era vaccinato e s’era contagiato a fine anno. A sentire i conoscenti, non aveva patologie pregresse, anche se il report del Gores dice di sì. Da qualche tempo s’era trasferito a Porto Sant’Elpidio.

 
Era molto conosciuto in zona e partecipava alle attività di quartiere.

Sotto choc la comunità. «Era amico di tutti. Non so perché avesse deciso di non vaccinarsi. Finché non sei obbligato, è una scelta personale», il commento del sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi. Che ribadisce «il bisogno di vaccinarsi perché un conto è se prendi il virus con il vaccino, un conto senza». «Il Covid non risparmia nessuno. Colpisce persone di qualsiasi età e questa ne è la prova. Persone nel pieno della vita che non possono morire così, per non essersi vaccinate», aggiunge Terrenzi.

Intanto è arrivato sulle tv nazionali il caso di Eleonora Cossidente, anticipato dal nostro giornale nei giorni scorsi. La 66enne di Monte Urano era morta il 17 gennaio nel reparto di Terapia intensiva del Murri, dopo essersi curata a casa, affidandosi ad alcuni medici no vax conosciuti sui internet. Le figlie Elisa e Vanessa Capodarca sono state ospiti della trasmissione di La7 “Non è l’Arena”. Dove, assieme alla giornalista Sandra Amurri, hanno raccontato quanto capitato alla loro mamma. Che s’era contagiata sotto Natale e che, a fine anno, era arrivata in ospedale, quando ormai non c’era più niente da fare. A curarla, via chat, era stato Lorenzo Mondello, infettivologo di Messina, che la donna aveva conosciuto in rete. Contattato dalla trasmissione, il medico ha detto di non ricordarsi della signora e di non sapere che fosse morta. Ha detto anche che il primo contatto tra i due c’era stato a Capodanno, fatto smentito dalle figlie.

«Perché non si è presentato in trasmissione? Noi ci abbiamo messo la faccia e continueremo a mettercela perché tutti devono sapere quello che è successo a nostra madre», dice Elisa. Che s’aspettava un po’ più di comprensione. Invece, «insulti e tanti commenti cattivi che denunceremo». Perché, ribadisce la donna, «noi siamo le portavoce, ma la protagonista è nostra madre, a cui è stato detto di non andare in ospedale, facendole perdere giorni preziosi che avrebbero potuto salvarla».


Di una cosa la donna è certa: lei e la sorella non si fermeranno. Le chat che la madre scambiava con i medici no vax sono nelle mani degli avvocati, assieme ad altro materiale. Elisa rinnova l’appello a contattarla a chi si trovasse in situazioni simili alla sua, perché «insieme possiamo essere più forti». E non vaccinati sono la maggior parte dei pazienti del Murri. Tutti quelli di Terapia intensiva e buona parte dei 29 di Malattie infettive. 601 i nuovi positivi registrati ieri nel Fermano. 7.320 le persone in quarantena, di cui 22 sintomatiche. Con la morte di una 81enne di Porto San Giorgio, spirata nella Rsa di Campofilone, salgono a 360 i decessi legati al Covid nella nostra provincia.

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