Fermo, malore appena entrato in acqua: Umberto muore in piscina a 33 anni

Fermo, malore appena entrato in acqua: Umberto muore in piscina a 33 anni
Fermo, malore appena entrato in acqua: Umberto muore in piscina a 33 anni
di Chiara Morini
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Venerdì 25 Ottobre 2019, 09:41

FERMO - Dramma ieri mattina nella piscina comunale. Erano da poco passate le nove quando Umberto Fabbri, portatore di handicap di 33 anni, di Monterubbiano, ha accusato un improvviso malore e, nonostante i soccorsi tempestivi sia del personale della struttura che dei sanitari del 118, purtroppo è deceduto. Era arrivato a Fermo come faceva da tempo per nuotare insieme al suo assistente personale che lo accompagnava in acqua ogni volta. Un utente di nuoto libero, quindi, che anche ieri mattina era in acqua per l’attività seguita dal suo accompagnatore, quando all’improvviso, per cause da accertare, ha accusato un malore. 

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Ad accorgersene è stato proprio il suo assistente personale che ha notato subito che il giovane aveva un problema. Umberto aveva perso i sensi e il suo accompagnatore ha subito dato l’allarme con le due istruttrici presenti a bordo vasca che sono intervenute immediatamente. Una delle due era impegnata in una lezione di acquagym e si è subito tuffata in vasca per aiutare l’assistente a portarlo fuori dall’acqua. L’altra è corsa immediatamente a prendere uno dei due defibrillatori presenti nella struttura, e nel frattempo ha subito chiamato i soccorsi e allertato la centrale operativa del 118 di Ascoli. 
 
Al giovane monterubbianese è stato subito praticato il massaggio cardiaco, come da protocollo di rianimazione cardiopolmonare. Gli istruttori a bordo vasca erano infatti tutti muniti di brevetto da salvamento Blsd, quello che prevede anche l’utilizzo del defibrillatore. Sul posto sono subito arrivati i soccorsi. In pochi minuti sono giunti i volontari della Croce Verde di Fermo e poco dopo anche i sanitari con l’automedica della Croce Azzurra di Sant’Elpidio a Mare. Sia il personale della piscina che i sanitari del 118 hanno cercato di rianimarlo, coadiuvati anche da un’infermiera che si stava allenando privatamente in piscina. Purtroppo però per il giovane non c’è stato nulla da fare, è deceduto poco dopo. Subito sul luogo della tragedia, che ha lasciato tutti sotto choc, sono arrivati anche i genitori del giovane, distrutti dal dolore causato da questo improvviso dramma. In piscina sono anche arrivati i militari dell’Arma dei Carabinieri di Fermo, la cui stazione si trova proprio nei pressi della piscina comunale dove è capitata la tragedia. 
Le indagini
A loro il compito ora di ricostruire quanto è accaduto. Subito dopo constatato il decesso, infatti, dopo aver effettuato i primi rilievi in piscina, i militari hanno ascoltato in caserma i testimoni del tragico episodio. La salma è stata messa a disposizione del magistrato che nel corso delle prossime ore potrebbe disporre l’esame autoptico per capire con chiarezza cosa lo ha portato alla morte. Un decesso che comunque non sarebbe da ricondurre all’attività sportiva. La causa della improvvisa morte del ragazzo sarà comunque chiarita dall’indagine avviata dall’autorità giudiziaria quando avrà raccolto tutti gli elementi del caso. Il magistrato, comunque, ieri mattina non ha disposto restrizione o sequestro all’impianto sportivo: gli accertamenti svolti sul posto dopo l’accaduto hanno consentito di poter riaprire la struttura alle normali attività sportive, una volta che la salma è stata portata all’obitorio e come detto messa a disposizione del magistrato. 

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