FERMO - Dopo il disastro di sabato, si è allentata la morsa sul Fermano. Ieri giornata da bollino rosso con traffico intenso sulla carreggiata sud dell’A14 ma senza che le auto siano state costrette a lasciare l’autostrada andando a intasare la Statale. Ma, di nuovo, il territorio si interroga su uno dei suoi talloni d’Achille: che fare per risolvere la questione? E dove mettere mano?
Proprio nei giorni scorsi sulla questione viabilità si è tenuto un vertice a Montegiorgio con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e gli assessori regionali Francesco Baldelli e Guido Castelli che hanno incontrato i sindaci per fare il punto sullo sviluppo infrastrutturale, dalla Mare-Monti alla Mezzina, arterie strategiche per dare ossigeno alle imprese del territorio e risposte attese da anni. L’apertura dei lavori è spettata al deputato Mauro Lucentini dopo i saluti del sindaco Michele Ortenzi.
Le risposte
«Stiamo lavorando per cercare di dare risposte ai territori – così Acquaroli – pur rimanendo in una logica prudenziale, ma con un ordine di priorità chiaro rispetto a quelle che sono le carenze. La Mare-Monti è un’opera strategica sulla quale stiamo lavorando, anche rispetto alle possibilità di finanziamento legate al Pnrr sisma. Sono in corso interlocuzioni continue con i Ministeri, Anas e le autorità competenti sia per quanto riguarda il grande progetto della Mezzina, sia per la possibilità di prolungare la Pedemontana sia a sud che a nord dell’attuale tratto Fabriano-Muccia. C’è poi in ballo l’ipotesi di terza corsia dell’A14, rispetto alla quale sono ancora in corso le valutazioni».
«Comprendo le esigenze dei sindaci – ha sottolineato Baldelli - in quanto in precedenza sono stato un sindaco che ha avuto problemi similari.
Gli obiettivi
Sulla stessa scia Castelli nell’affermare che la «strategia è quella di partire e sviluppare la programmazione per poi intercettare i depositi dove sono collocate le risorse. Le Marche nel rispetto della loro declassificazione in aree di transizione e quindi in una condizione di svantaggio riconosciuta porterà un aumento del 76% delle nostre risorse. C’è un ulteriore impegno da parte della Regione di aggiungere dotazioni finanziarie importanti per l’ultimazione dell’ospedale di Fermo attraverso l’acquisto delle dotazioni sanitarie pari a 30 milioni perché le infrastrutture sono correlate al sistema sanitario».