Strade, resta l'allerta dopo l'incubo delle file sulla Statale: «Subito i lavori, la priorità è la Mare-Monti»

Strade, resta l'allerta dopo l'incubo delle file sulla Statale: «Subito i lavori, la priorità è la Mare-Monti»
di Nicola Baldi
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Lunedì 9 Agosto 2021, 07:40

FERMO - Dopo il disastro di sabato, si è allentata la morsa sul Fermano. Ieri giornata da bollino rosso con traffico intenso sulla carreggiata sud dell’A14 ma senza che le auto siano state costrette a lasciare l’autostrada andando a intasare la Statale. Ma, di nuovo, il territorio si interroga su uno dei suoi talloni d’Achille: che fare per risolvere la questione? E dove mettere mano?

Proprio nei giorni scorsi sulla questione viabilità si è tenuto un vertice a Montegiorgio con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e gli assessori regionali Francesco Baldelli e Guido Castelli che hanno incontrato i sindaci per fare il punto sullo sviluppo infrastrutturale, dalla Mare-Monti alla Mezzina, arterie strategiche per dare ossigeno alle imprese del territorio e risposte attese da anni. L’apertura dei lavori è spettata al deputato Mauro Lucentini dopo i saluti del sindaco Michele Ortenzi.


Le risposte
«Stiamo lavorando per cercare di dare risposte ai territori – così Acquaroli – pur rimanendo in una logica prudenziale, ma con un ordine di priorità chiaro rispetto a quelle che sono le carenze. La Mare-Monti è un’opera strategica sulla quale stiamo lavorando, anche rispetto alle possibilità di finanziamento legate al Pnrr sisma. Sono in corso interlocuzioni continue con i Ministeri, Anas e le autorità competenti sia per quanto riguarda il grande progetto della Mezzina, sia per la possibilità di prolungare la Pedemontana sia a sud che a nord dell’attuale tratto Fabriano-Muccia. C’è poi in ballo l’ipotesi di terza corsia dell’A14, rispetto alla quale sono ancora in corso le valutazioni».

«Comprendo le esigenze dei sindaci – ha sottolineato Baldelli - in quanto in precedenza sono stato un sindaco che ha avuto problemi similari.

Per questo ribadisco come occorra una visione unitaria delle infrastrutture. Una visione mancata alla Regione Marche sino al recente passato, poiché si era sempre e solo proceduto con interventi spot che non hanno risolto il gap di molti territori, e anzi lo hanno aggravato. Nel Masterplan per le infrastrutture della Regione, approvato dalla giunta, abbiamo indicato quello scheletro infrastrutturale che sarà in grado di superare l’isolamento di cui soffrono numerosi territori. Fondamentale è anche concentrarsi sulla Mare-Monti, per la quale già stiamo stanziando importanti risorse, mentre per il suo completamento vorremmo proporre di sfruttare le risorse destinate alle Infrastrutture nell’area del cratere, non dimenticando la Mezzina. Abbiamo richiesto a Ministero e Anas che l’arteria possa essere considerata strada di rilevanza nazionale».


Gli obiettivi
Sulla stessa scia Castelli nell’affermare che la «strategia è quella di partire e sviluppare la programmazione per poi intercettare i depositi dove sono collocate le risorse. Le Marche nel rispetto della loro declassificazione in aree di transizione e quindi in una condizione di svantaggio riconosciuta porterà un aumento del 76% delle nostre risorse. C’è un ulteriore impegno da parte della Regione di aggiungere dotazioni finanziarie importanti per l’ultimazione dell’ospedale di Fermo attraverso l’acquisto delle dotazioni sanitarie pari a 30 milioni perché le infrastrutture sono correlate al sistema sanitario».

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