Minacce con il coltello ai clienti, chiude il centro sociale di Lido Tre Archi

Minacce con il coltello ai clienti, chiude il centro sociale di Lido Tre Archi
Minacce con il coltello ai clienti, chiude il centro sociale di Lido Tre Archi
di Sonia Amaolo
3 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Gennaio 2022, 08:10

FERMO  - Chiuso il centro sociale di via Bachelet a Lido Tre Archi con un cartello poco rassicurante. Chiuso «per gravi motivi» si legge. E così resterà «fino a data da destinarsi». La decisione presa dal direttivo che gestiva il centro arriva dopo la denuncia del 6 gennaio ai carabinieri per le minacce a esponenti del direttivo e alcuni clienti abituali. Un giovane sarebbe arrivato a puntare un coltello alla gola di una persona: «Ti sgozzo». E le donne che lavoravano nel centro sarebbero state prese a sassate.


«La calma di questi giorni è solo apparente» dicono residenti e commercianti preoccupati della deriva sociale, culturale, morale tra devianza giovanile e delinquenza fuori controllo.

Tutti evitano di fare nomi, temono ritorsioni. Si raccolgono pareri e si scopre che, da quando è cambiato il direttivo del centro sociale, si sarebbero rotti precari equilibri esistenti tanto da arrivare alle minacce e alla riduzione al silenzio con i cancelli sbarrati. La zona, d’altronde, è tra le più calde del quartiere con lo spaccio ai giardinetti. 


«Voci insistenti parlano di minacce nei confronti di chi frequenta il centro, con conseguenti denunce ai carabinieri e decisione di chiudere – fa sapere “Corta” il comitato dei residenti – è una resa dell’amministrazione comunale di fronte a una situazione che peggiora di giorno in giorno. È la conferma, qualora ce ne fosse bisogno, del clima impossibile che regna nel quartiere». Il comitato paragona Tre Archi a Molini Girola dove, nell’ex Conceria l’amministrazione ha deciso di utilizzare 15 milioni del Pnrr per dare nuova linfa al quartiere.

«Il determinante intervento del Comune per l’ex Conceria è considerato un passaggio fondamentale per l’economia della zona ed è quello che manca da noi, dove gli appartamenti sono stati venduti anche a meno di 10 mila euro» rimarcano i residenti. E’ preoccupato l’edicolante Doriano Camilli, la sua edicola è un’istituzione, un centro di ritrovo e di socializzazione per i residenti. Il negozio è vicino al centro sociale chiuso e il commerciante è preoccupato «la situazione che si è venuta a creare è molto delicata» afferma. Mauro Cardinali, l’imprenditore che ha investito e che continua a investire su Lido Tre Archi cerca di guardare al bicchiere mezzo pieno e spera che il centro si possa riaprire. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA