In treno dal mare ai Sibillini, ora si mobilita anche la Regione: «Sarebbe una svolta per il Fermano»

In treno dal mare ai Sibillini, ora si mobilita anche la Regione: «Sarebbe una svolta per il Fermano»
In treno dal mare ai Sibillini, ora si mobilita anche la Regione: «Sarebbe una svolta per il Fermano»
di Chiara Morini
7 Minuti di Lettura
Domenica 29 Gennaio 2023, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 14:21

FERMO - Sono stati fatti passi in avanti sul confronto per la Metrotranvia Mare e Monti, il cui comitato promotore costituitosi lo scorso anno ha organizzato un incontro nella sala consiliare della Provincia, al quale hanno preso parte sindaci, presidente e consiglieri della Provincia, consiglieri regionali e altre personalità.

Tutti d’accordo sulla necessità di avere un’infrastruttura di questo tipo, e i consiglieri regionali Marco Marinangeli e Andrea Putzu, per la maggioranza, e il dem Fabrizio Cesetti, hanno annunciato impegno per reperire risorse affinché si possa dare l’incarico per redigere uno studio di pre-fattibilità.


L’obiettivo

Lo scopo del Comitato è lavorare affinché si possa arrivare alla realizzazione di un’opera che coniughi sviluppo e salvaguardia dell’ambiente, rendendo attrattivo tutto il territorio della Vallata del Tenna. I fondatori di questo Comitato sono la Cna Pensionati, Italia Nostra, il Centro Studi Carducci e Legambiente. Non ricalcherà fedelmente lo stesso tracciato, ma il presidente del Comitato Elvezio Serena, ha ricordato che «a grandi linee il percorso sarà quello dell’antico “Trinittu”. A questo progetto di metrotranvia Mare e Monti, hanno aderito 20 dei 40 Comuni del Fermano, 4 del Maceratese e Montemonaco per l’Ascolano».


L’impegno


Per Serena «se venisse realizzata, l’opera servirebbe la nostra provincia e territori limitrofi». Servono però risorse, a cominciare da quelle per affidare lo studio di pre-fattibilità che, anche se poi il progetto non trovasse seguito, sarebbe comunque utile perché rappresenterebbe uno studio sul territorio. «Come Regione – ha annunciato il consigliere Andrea Putzu –, insieme al collega Marco Marinangeli, potremmo mettere a disposizione dei fondi per la pre-fattibilità e favorire un eventuale dialogo con il Ministero e Trenitalia. Servirebbe proprio un’infrastruttura di questo tipo, il Fermano è indietro per le infrastrutture».


La minoranza


Il collega della minoranza, Fabrizio Cesetti, ha iniziato ad affrontare la questione quando era presidente della Provincia, ricordando che nel 2010, insieme a Italia Nostra, andò a studiare la situazione di Spoleto. «Siamo tutti d’accordo – ha detto – sul fatto che quella di avere una nuova forma di mobilità sia una buona idea, come cattiva è stata quella di cancellarla. 50-100mila euro si possono trovare, sono a disposizione per agire insieme alla maggioranza, e comunque, se non si muoverà la maggioranza, intendo presentare una mozione che vincoli la Regione a fare una legge che stanzi questa cifra, per la pre-fattibilità». Tre quindi i passaggi, ha ricordato Cesetti, da compiere secondo lui: «Impegnare la giunta regionale per trovare le risorse, far aggiungere questa linea nell’elenco di quelle nazionali delle ferrovie turistiche, e quindi una legge regionale che porti avanti il progetto». Per Marinangeli fu «geniale l’idea di fare questo percorso, nel 1898, arrivato poi nel 1908. Sbagliato il fatto che nel 1956 il Ministero decise di togliere “lu trinittu”.

Serve per i collegamenti, per la mobilità dolce, per ripopolare le aree interne».


La sinergia


Per il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, «è positiva questa unità di intenti, noi Comuni finanziariamente possiamo fare poco, ma fondi ci potranno essere: i governi hanno ridotto i finanziamenti propri, facendo confluire cose già stanziate nel Pnrr». Sulle tempistiche, secondo il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini, si è già in ritardo. «Dal 2010 sono passati 13 anni – ha detto – e comunque noi siamo d’accordo, non si può non esserlo, ma la nostra proposta è che accanto si faccia una ciclovia». Per Silenzi della Cna, «si deve fare presto e i sindaci devono essere protagonisti, e parte di un territorio unito». Sul discorso risorse ha detto la sua anche il presidente della Provincia, Michele Ortenzi, che ha detto che la Provincia «è d’accordo, avevamo pure stanziato una somma a bilancio, ma poi, abbiamo dovuto ridurla a favore di altri capitoli. Noi siamo a disposizione per incaricare un eventuale studio di pre-fattibilità».


I protagonisti


Presenti alcuni sindaci e amministratori dell’interno, tra cui Penna San Giovanni e Monte San Martino. Il sindaco di questo borgo, Pompei, ha ricordato che «noi siamo sotto Macerata ma viviamo nel Fermano, e quindi è fondamentale per la costa, ma soprattutto per noi risolverebbe lo spopolamento». Luca Romanelli, del Centro Carducci, ha sottolineato che «ok gli alti costi, ma anche le strade sono molto costose da realizzare, bisogna avere un nuovo pensiero sul trasporto». Tra i vari interventi anche quello dell’ingegner Stefano Morellina, ex Rfi, che ha proposto, tra le strade percorribili, quella del project financing. 


Lo scopo del Comitato è lavorare affinché si possa arrivare alla realizzazione di un’opera che coniughi sviluppo e salvaguardia dell’ambiente, rendendo attrattivo tutto il territorio della Vallata del Tenna. I fondatori di questo Comitato sono la Cna Pensionati, Italia Nostra, il Centro Studi Carducci e Legambiente. Non ricalcherà fedelmente lo stesso tracciato, ma il presidente del Comitato Elvezio Serena, ha ricordato che «a grandi linee il percorso sarà quello dell’antico “Trinittu”. A questo progetto di metrotranvia Mare e Monti, hanno aderito 20 dei 40 Comuni del Fermano, 4 del Maceratese e Montemonaco per l’Ascolano».
L’impegno
Per Serena «se venisse realizzata, l’opera servirebbe la nostra provincia e territori limitrofi». Servono però risorse, a cominciare da quelle per affidare lo studio di pre-fattibilità che, anche se poi il progetto non trovasse seguito, sarebbe comunque utile perché rappresenterebbe uno studio sul territorio. «Come Regione – ha annunciato il consigliere Andrea Putzu –, insieme al collega Marco Marinangeli, potremmo mettere a disposizione dei fondi per la pre-fattibilità e favorire un eventuale dialogo con il Ministero e Trenitalia. Servirebbe proprio un’infrastruttura di questo tipo, il Fermano è indietro per le infrastrutture».
La minoranza
Il collega della minoranza, Fabrizio Cesetti, ha iniziato ad affrontare la questione quando era presidente della Provincia, ricordando che nel 2010, insieme a Italia Nostra, andò a studiare la situazione di Spoleto. «Siamo tutti d’accordo – ha detto – sul fatto che quella di avere una nuova forma di mobilità sia una buona idea, come cattiva è stata quella di cancellarla. 50-100mila euro si possono trovare, sono a disposizione per agire insieme alla maggioranza, e comunque, se non si muoverà la maggioranza, intendo presentare una mozione che vincoli la Regione a fare una legge che stanzi questa cifra, per la pre-fattibilità». Tre quindi i passaggi, ha ricordato Cesetti, da compiere secondo lui: «Impegnare la giunta regionale per trovare le risorse, far aggiungere questa linea nell’elenco di quelle nazionali delle ferrovie turistiche, e quindi una legge regionale che porti avanti il progetto». Per Marinangeli fu «geniale l’idea di fare questo percorso, nel 1898, arrivato poi nel 1908. Sbagliato il fatto che nel 1956 il Ministero decise di togliere “lu trinittu”. Serve per i collegamenti, per la mobilità dolce, per ripopolare le aree interne».
La sinergia
Per il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, «è positiva questa unità di intenti, noi Comuni finanziariamente possiamo fare poco, ma fondi ci potranno essere: i governi hanno ridotto i finanziamenti propri, facendo confluire cose già stanziate nel Pnrr». Sulle tempistiche, secondo il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini, si è già in ritardo. «Dal 2010 sono passati 13 anni – ha detto – e comunque noi siamo d’accordo, non si può non esserlo, ma la nostra proposta è che accanto si faccia una ciclovia». Per Silenzi della Cna, «si deve fare presto e i sindaci devono essere protagonisti, e parte di un territorio unito». Sul discorso risorse ha detto la sua anche il presidente della Provincia, Michele Ortenzi, che ha detto che la Provincia «è d’accordo, avevamo pure stanziato una somma a bilancio, ma poi, abbiamo dovuto ridurla a favore di altri capitoli. Noi siamo a disposizione per incaricare un eventuale studio di pre-fattibilità».
I protagonisti
Presenti alcuni sindaci e amministratori dell’interno, tra cui Penna San Giovanni e Monte San Martino. Il sindaco di questo borgo, Pompei, ha ricordato che «noi siamo sotto Macerata ma viviamo nel Fermano, e quindi è fondamentale per la costa, ma soprattutto per noi risolverebbe lo spopolamento». Luca Romanelli, del Centro Carducci, ha sottolineato che «ok gli alti costi, ma anche le strade sono molto costose da realizzare, bisogna avere un nuovo pensiero sul trasporto». Tra i vari interventi anche quello dell’ingegner Stefano Morellina, ex Rfi, che ha proposto, tra le strade percorribili, quella del project financing. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA