Il professor Scialè ucciso da un infarto a 61 anni: la musica e la scienza perdono un loro faro

Fermo, il professor Scialè ucciso da un infarto a 61 anni: la musica e la scienza perdono un loro faro
Fermo, il professor Scialè ucciso da un infarto a 61 anni: la musica e la scienza perdono un loro faro
di Francesca Pasquali
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Venerdì 6 Novembre 2020, 04:10

FERMO - S’è spento per sempre il «faro» che ha illuminato la strada a centinaia di ragazzi. L’altro ieri notte, un infarto ha spezzato la vita di Bernardino Scialè, professore di Scienze naturali al liceo scientifico di Fermo. Aveva 61 anni, due figli e viveva in Piazzetta con la moglie.

Tante le sue passioni. Prima la scuola, dove col suo modo di fare serio e scherzoso al tempo stesso, ha iniziato alla scienza tante generazioni di studenti. Poi la musica e pure la fotografia.

Un insegnante modello 

«È stato proprio il tipo di docente di cui la scuola ha bisogno, un faro per tutti noi», ricorda un ex alunno. «Sapeva spiegarti il senso di quello che studiavi.

Incentivava moltissimo il nostro senso critico. Non dava niente per certo. Era una persona riuscita, che applicava le sue conoscenze per volare alto», racconta un altro. «Sono diversi gli insegnanti che ti restano impressi. Lui era uno di quelli che prendevi a modello perché andava oltre. Per lui la scuola era il mezzo, non un fine. Porteremo sempre con noi i suoi insegnamenti».

L’amore per il Jazz 

Grande appassionato di musica, qualche anno fa era riuscito a portare il jazz dentro il “Calzecchi Onesti”, con una serie di concerti per gli studenti. Amava la natura e la fotografia, Scialè, e sapeva sempre cogliere il bello della vita. «Siamo affranti per la grave perdita di un uomo rispettoso, raffinato umorista, profondamente sensibile dal punto di vista umano e professionale, che rivolgeva sempre il suo primo pensiero agli studenti e alla loro formazione scientifica», le parole di commiato arrivate dallo Scientifico. «L’impronta indelebile del suo talento – aggiunge la preside Marzia Ripari, di cui Scialè era stretto collaboratore – resta nella realtà quotidiana del prezioso lavoro con le classi, nel presente e nel futuro di tutti i giovani che hanno avuto la grande opportunità di poter conoscere il mondo delle scienze naturali attraverso la sua passione». 

L’Ordine dei medici 

Tre anni fa, aveva introdotto la “curvatura” biomedica allo Scientifico. Un corso, di cui era diventato coordinatore, ideato a quattro mani con l’Ordine dei medici di Fermo. «La sua morte improvvisa ci lascia un grande vuoto. Aveva una grande sensibilità nel preparare i ragazzi a fare scelte consapevoli. Era un professore di vecchio stampo, ma sempre aperto alle innovazioni. Ci ha aiutato a confrontarci con i giovani. Per noi è stata una lezione di vita», il ricordo della presidente dei medici della provincia di Fermo, Anna Maria Calcagni. Appena si diffusa la notizia della sua morte, i social si sono riempiti messaggi di cordoglio. Tantissimi gli ex alunni che hanno voluto lasciare un ricordo o una parola di conforto per la famiglia. I funerali del prof appassionato di musica e di fotografia si terranno stamattina alle 10 nella chiesa di San Francesco.

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