Fermo, la lirica farà da traino al turismo con la Cina: «C’è un festival ad hoc»

La lirica farà da traino al turismo con la Cina: «C’è un festival ad hoc»
La lirica farà da traino al turismo con la Cina: «C’è un festival ad hoc»
di Chiara Morini
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Martedì 23 Maggio 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:53

FERMO  - Cina e Italia, con Fermo, saranno presto molto più vicine, grazie alla cultura e al turismo. Un ponte virtuale tra i due paesi sta per essere varato, con il primo “Festival Opera Marche International”, voluto dall’omonima associazione presieduta dall’imprenditore Francesco Hu, cinese che vive nelle Marche dal 1997, e che ha voluto coinvolgere la città con la cultura, la lirica in particolare. Dal 17 al 23 luglio arriveranno 200 cinesi dai 18 ai 40 anni, una trentina di accompagnatori, per presentare Fermo e le Marche al paese orientale. «Quando era vicesindaco Francesco Trasatti – ricorda Hu – siamo stati in Cina. Da quel viaggio ho iniziato a fare una serie di eventi, sono in Italia da trent’anni e volevo fare qualcosa per le Marche». 


Lo stop


Poi la chiusura per il Covid, 3 anni in cui non si poteva uscire dalla Cina, blocco totale, ma ora che ogni restrizione è caduta, osserva Hu, «c’è voglia di uscire e voglia di cultura, così ho deciso di creare questo festival, coinvolgendo Salvatore Mattii e Roberto Acquaroli».

I 230 cinesi saranno per 15 giorni in Italia, di cui nove solo a Fermo e nel Fermano. «Lirica e musica – ha detto l’imprenditore – ma anche pulmini che porteranno i visitatori in giro per il territorio. Le bellezze di Fermo ma anche quelle degli altri borghi, c’è tanta cultura qui». Il programma prevede l’arrivo il 16 luglio, poi il 17 luglio un evento di apertura a Villa Vitali, quando prima dell’inizio del concorso si esibiranno ospiti di caratura nazionale e internazionale tra cui l’attrice Estibaliz Martyns. Quindi le esibizioni del concorso, nell’ambito del festival che, aggiunge Hu, «saranno trasmesse in diretta sui social cinesi, c’è seguito, e mostreremo così anche il Fermano e lo sport».

La visibilità

Una bella opportunità di visibilità per il territorio, se si pensa che la rassegna stampa del pre-lancio, avvenuto qualche tempo fa, ha totalizzato, in Cina, ben 10 milioni di visualizzazioni. «Quando Francesco Hu mi ha chiesto aiuto – spiega Mattii che collabora con l’associazione – non ho potuto dire di no, perché mia madre organizzava di questi eventi ed è stato come tornare indietro nel tempo. Questa sarà una prima edizione poi dopo ce ne saranno successive, e arriverà il successo». Acquaroli invece è convinto del successo, lui che si occupa di trucco e parrucco: «Nel mondo dell’opera sono fondamentali, e a lungo ho collaborato anche con la moglie di Riccardo Muti, Cristina Mazzavillani». Cultura si ma anche sport, tant’è che l’assessore Alberto Scarfini commenta che «anche con lo sport potremo declinare e mostrare Fermo e il nostro bel territorio». Con qualche visita anche a Montegiorgio.

La cultura crea ponti

Opera e lirica, musica e bel canto e, rimarca l’assessore alla Cultura Micol Lanzidei, «la cultura crea ponti, come questo con la Cina, o il Postacchini con il resto del mondo. Un ponte particolare con la Cina, molti sono e sono stati i concorrenti cinesi al Postacchini, e ricordo anche la figura di Teodorico Pedrini, anticamente». Dove c’è cultura, dove c’è qualcosa che anima la città, c’è anche il turismo. «Un gran bel lavoro di squadra – dice l’assessore al Turismo Annalisa Cerretani – dove il turismo è pronto a fare la sua parte. Del resto il mio assessorato si nutre anche di queste cose, e c’è volontà di fare la nostra parte e accogliere la delegazione cinese al meglio delle possibilità. Lavoriamo tutti insieme ciascuno facendo la propria parte». Accoglienza sì e tutti nelle strutture fermane, tra Astoria e villa Nazareth.

«Fermo, le Marche e i teatri – aggiunge Hu – sono la scenografia perfetta per un abbraccio universale Italia Cina. Noi abbiamo pensato questo festival di qui a cinque anni. Intanto partiamo quest’anno, poi vedremo i prossimi. Per ora abbiamo pensato alla Cina, ma vorremmo anche coinvolgere la Corea e Singapore». Prendendo i visitatori per l’udito, con note e canto, per la vista, con le bellezze, e magari perché no, anche per il palato, con l’enogastronomia. La cucina fermana e italiana, non manca mai di attrarre i visitatori stranieri. 

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