FERMO - Scazzottata in via Aldo Moro a Lido Tre Archi, intervengono di nuovo polizia e carabinieri. E riparte il tam-tam tra i residenti del quartiere costiero: «l problema è che non fanno le espulsioni ed è pieno di clandestini, spacciatori e ladri», sbotta un uomo del posto. In un quartiere con 800 stranieri, 44 etnie e un numero imprecisato di irregolari il livello d’insofferenza della popolazione a volte è alle stelle. Il comitato dei residenti e un’associazione che tutela la proprietà immobiliare stanno dando voce a quest’insofferenza e fanno da pungolo alle istituzioni, chiedono sicurezza.
A questi gruppi di cittadini si aggiunge ora una voce che non può rimanere inascoltata perché è quella un agente che lavorava in zona. Federico Fornarola, ex vigile di quartiere a Fermo, dal dicembre 2006 all’ottobre 2012, era assegnato alla delegazione di Torre di Palme, prima era operativo a Marina Palmense, poi anche a Lido Tre Archi. Oggi è alle Dogane di Civitanova, dice di essere stato allontanato da Tre Archi «controvoglia».
All’assessore Mauro Torresi, che nei giorni scorsi ha fatto sapere di aver dovuto rinunciare a un vigile urbano a Tre Archi per motivi di sicurezza, Fornarola risponde che «il corpo dei vigili urbani è armato, attrezzato, esperto in autodifesa e chi indossa una divisa non può avere paura a stare per strada a controllare.
Fornarola ricorda che «prima i vigili di quartiere a Fermo c’erano, poi sono venuti meno perché sono stati dirottati dalla zona mare alla sede centrale e qualcuno lavora ora fuori Comune. Fino al 1° ottobre 2012 c’era chi controllava carte d’identità e pratiche anagrafiche. L’ex sindaco Nella Brambatti dismise questo servizio e Torresi, prima delle elezioni, promise che sarebbe tornati operativo. Ma finora non è stato così».