Trans in fuga da Napoli rintracciata a Tre Archi: «Ha aggredito i medici con un coltello da macellaio»

Trans in fuga da Napoli rintracciata a Tre Archi: «Ha aggredito i medici con un coltello da macellaio»
di Sonia Amaolo
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Lunedì 18 Ottobre 2021, 07:10

FERMO - Trans in fuga da Napoli arrestata a Lido Tre Archi. Secondo quanto ricostruito, alla fine del mese scorso, a Pozzuoli, aveva minacciato, con un coltello da macellaio i sanitari andati a soccorrere l’anziana madre dopo una caduta ancora tutta da chiarire. Nel litorale fermano, l’altro giorno, tre pattuglie della Questura hanno circondato la sua abitazione e sono scattate le manette. La transessuale era tornata nelle Marche all’inizio di ottobre dopo essersi allontanata l’anno scorso.

 
Gli accertamenti
La cattura sarebbe collegata ai fatti del Napoletano avvenuti il 28 settembre nelle palazzine di Pozzuoli, rione popolare di Martusciello denominato “100 alloggi”. I soccorsi erano arrivati per l’anziana che, nel cadere, aveva battuto la testa perdendo conoscenza. La trans aveva riferito ai soccorritori che la madre malata era di Alzheimer ed era caduta accidentalmente. Poi aveva estratto dalla borsa un coltello da macellaio sfiorando, secondo quanto si legge nelle cronache del posto, il viso del medico e incominciando a minacciare tutti i presenti.

A Martusciello i residenti parlano anche di «violenze condotte nei confronti dell’anziana madre».


Il ricovero
La donna, ricoverata in un primo momento al Santa Maria delle Grazie, era poi stata trasferita in elicottero a Caserta per complicazioni. La trans era stata individuata a Napoli ma poi era riuscita a fuggire, tornando infine a Lido Tre Archi, dove abitava in passato e dove è stata individuata e arrestata. La Procura farà chiarezza. Si era allontanata dal litorale fermano ed era tornata dai suoi dopo essere stata più volte vittima di una gang. Era anche stata colpita con un tirapugni e contro di lei era stato spruzzato, durante un agguato, lo spray al peperoncino.


I problemi
A Pozzuoli non era riuscita a integrarsi. Aveva confidato a un conoscente di essere vittima di sberleffi e angherie ogni volta che usciva di casa e per questo aveva cominciato a girare con il coltello. Aveva anche riferito che quel 28 settembre la madre era caduta nel tentativo di difenderla da un gruppetto di violenti. Una tesi che non avrebbe però trovato riscontri.

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