FERMO - A Lido Tre Archi due condomini rischiano di rimanere senz’acqua. L’ultimo sollecito di pagamento della Ciip è arrivato ieri con la minaccia di chiusura. E scatta la protesta dei residenti che dicono di essere costretti a pagare anche per chi non paga. Gli appartamenti in alcuni condomini non hanno infatti un contatore autonomo ma ne hanno uno per ogni palazzina.
Così la bolletta è una sola e raggiunge cifre da capogiro. I residenti che rispettano le regole e pagano sono costretti a versare anche per chi non c’è o non paga; considerando anche la presenza degli abusivi si capisce che il problema è evidente. Si arriva a morosità superiori al 40mila euro.
I solleciti
L’associazione Confabitare ha ricevuto parecchie segnalazioni e il legale rappresentante, l’avvocato Ugo Ciarrocchi, ha saputo per tramite dei residenti che la fornitura dell’acqua potrebbe essere interrotta in particolare nei condomini R4 e R5. «La morosità è probabilmente vera – dice l’avvocato – ma è dovuta a due fattori. Anzitutto una parte sostanziosa di chi occupa questi immobili è, di fatto, irrintracciabile per i noti motivi di ordine pubblico. Questa circostanza fa sì che la parte dei proprietari che è interessata al buon andamento della proprietà si trova onerata di costi, superiori a quanto effettivamente dovuto, e va in difficoltà nei pagamenti. Altra questione è che i condomìni sono sforniti di contatori autonomi e il computo dei consumi è rimesso a una sorta di contatore generale per ciascuna palazzina. Questo non consente di calcolare quanto esattamente dovuto da ciascun condomino, rendendo impossibile la distinzione tra morosi e paganti e creando disfunzioni e disagi a carico di chi non ha nessuna responsabilità». Confabitare fa sapere che da tempo chiede alla Ciip di concordare l’installazione di contatori individuali, che costa qualche decina di migliaia di euro per ciascuna palazzina, per risolvere il problema.
L’appello
Ciarrocchi dice che l’associazione da tempo vorrebbe coinvolgere Comune e Prefettura per trovare una soluzione. Confabitare torna ad appellarsi alla Ciip affinché «non interrompa la fornitura idrica» e lancia un appello alle istituzioni: «Aiutateci a trovare una soluzione».
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