Lavoratori in nero e mancato rispetto delle normative anti Covid: chiude un autolavaggio

Lavoratori in nero e mancato rispetto delle normative anti Covid: chiude un autolavaggio
Lavoratori in nero e mancato rispetto delle normative anti Covid: chiude un autolavaggio
di Pierpaolo Pierleoni
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Sabato 29 Gennaio 2022, 09:50

FERMO  - Lavoratori in nero e mancato rispetto delle normative anti Covid. Queste le accuse che hanno portato a denunciare un 67enne, titolare di un autolavaggio, dopo un’indagine portata avanti dai carabinieri dei nuclei ispettorato del lavoro di Ascoli e Macerata, insieme a quelli della stazione di Porto San Giorgio. Il proprietario dell’attività è accusato di aver disatteso le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Nell’attività sono stati riscontrati due extracomunitari che lavoravano a nero. 


Questo ha portato alla sospensione dell’autolavaggio, a cui si è aggiunta la chiusura di cinque giorni per inosservanza delle disposizioni sulla pandemia, per evitare il rischio di contagio sul posto di lavoro.

Militari dell’Arma che negli ultimi giorni hanno anche arrestato una persona e ne hanno denunciate altre per ricettazione, indebito utilizzo di carte di credito e inottemperanza al provvedimento di espulsione. In manette è finito un 73enne, destinatario di un provvedimento di carcerazione. Dovrà scontare ancora 4 anni di reclusione per una violenza sessuale commessa nel 2012.

A Porto Sant’Elpidio, i militari hanno identificato due stranieri che hanno prelevato al bancomat 600 euro in due distinti prelievi, utilizzando una tessera rubata dalla borsa di una giovane donna del luogo. Quando la ragazza si è accorta dell’ammanco ha bloccato la carta, ma i due avevano già prelevato i contanti. 


Analizzando le telecamere dell’istituto di credito, i carabinieri hanno dato un volto a due 40enni extracomunitari e già noti alle forze dell’ordine. Dovranno rispondere di ricettazione e indebito utilizzo di carta di pagamento in concorso. A Lido Tre Archi, invece, il radiomobile ha controllato diversi soggetti, tra cui una 42enne ucraina, che non aveva ottemperato all’ordine di espulsione del Prefetto e a quello di lasciare il territorio nazionale emanato dal Questore, a fine settembre.

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