I gadget per il Jova Beach Party costano troppo poco: ambulante denunciato dalla Finanza, erano contraffatti

I gadget per Jovanotti costano troppo poco: ambulante nei guai, erano contraffatti
I gadget per Jovanotti costano troppo poco: ambulante nei guai, erano contraffatti
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Martedì 9 Agosto 2022, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 00:12

FERMO - Gadget contraffatti (e "troppo" economici) al Jova Beach Party al Lido di Fermo: nei guai un ambulante pizzacato dalla Finanza. I Finanzieri del Gruppo di Fermo, concorrendo al più ampio servizio di ordine e sicurezza pubblica disposto dal Questore di Fermo, hanno contribuito ad evitare, fino alla conclusione dell’evento, che venditori ambulanti e commercianti non autorizzati, di merce anche contraffatta, potessero esercitare la loro attività illecita.

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In particolare, i militari hanno sequestrato 453 bandane da concerto contraffatte, riportanti l’immagine dell’artista e dell’evento musicale, pronte per essere vendute.

Infatti, verso la fine del concerto di venerdì 5, negli ampi spazi adibiti a parcheggio è stato avvistato un uomo sulla quarantina intento a vendere articoli recanti il marchio dell’evento musicale.

I militari del Nucleo Mobile, insospettiti dalle modalità di vendita e dai prezzi eccessivamente bassi praticati sugli articoli, si sono avvicinati per eseguire un controllo e verificare se l’ambulante fosse autorizzato ad esercitare l’attività di commercio su suolo pubblico. Alla risposta negativa dell’uomo, il controllo è stato approfondito con l’ausilio del personale della società detentrice del marchio della manifestazione musicale, il quale, dopo un’attenta disamina, ha confermato che si trattava di fasce contraffatte. Oltre alle bandane che l’uomo deteneva al momento del controllo, i Finanzieri ne hanno trovate altre all’interno di due zaini nascosti dietro l’automobile del venditore abusivo. Le 453 bandane contraffatte, per un valore stimato in circa 5000 euro, sono state sequestrate ed il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo per la violazione dell’articolo 474 (“Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi”) e dell’articolo 648 (“Ricettazione”) del codice penale.

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