Jovanotti, blitz e "stangata" dell'ispettorato del lavoro. Gli organizzatori: «Provvedimenti revocati»

Jovanotti, blitz e "stangata" dell'ispettorato del lavoro. Gli organizzatori: «Provvedimenti revocati»
Jovanotti, blitz e "stangata" dell'ispettorato del lavoro. Gli organizzatori: «Provvedimenti revocati»
di Francesca Pasquali
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Venerdì 5 Agosto 2022, 06:20

FERMO Jova Beach Party nel mirino. A poche ore dall’inizio del concertone un controllo congiunto dell’Ispettorato del lavoro dei carabinieri di Ascoli e del Servizio prevenzione dell’Area vasta 4 avrebbe fatto emergere la presenza di 17 lavoratori in nero. La verifica è stata effettuata mercoledì pomeriggio e ha riguardato il cantiere di allestimento del palco e dell’area del concerto.

Diciannove, nel complesso, le aziende verificate, nessuna delle quali del Fermano. Dei 55 addetti di cui sono state ispezionate le condizione lavorative, 17 non sarebbero risultati in regola. Si tratta di persone italiane e straniere che lavorano per quattro ditte di facchinaggio nei confronti delle quali sarebbe stata disposta l’immediata sospensione dell’attività. Durante i controlli, sarebbero anche emersi elementi per contestare a tre ditte del settore allestimento luci provvedimenti di somministrazione illecita di manodopera. Spunta anche una questione aperta relativa alla vigilanza in materia di sicurezza. Nel corso dei controlli, infatti, state riscontrate diverse criticità.
La replica
Secca la replica di Trident Music che «smentisce categoricamente la presenza di 17 lavoratori in nero nel cantiere del Jova Beach Party di Fermo». «Nel corso delle abituali ispezioni – fa sapere l’agenzia che organizza l’evento sulle spiagge d’Italia – sono state notificate delle inadempienze formali a 3 aziende. Le suddette, formalizzando i dati mancanti, hanno ricevuto oggi (ieri per chi legge, ndr) la notifica di revoca del provvedimento di sospensione e oggi (ieri per chi legge, ndr) le aziende e i 17 lavoratori hanno, pertanto, proseguito la loro attività attualmente ancora in corso». Una doccia fredda, quella piombata sui concertoni di oggi e domani, che arriva al culmine di settimane di polemiche, botte e risposte social e diffide. L’evento tanto atteso, criticato come e più di tre anni fa, è entrato nelle mire degli ambientalisti che hanno duramente contestato la decisione del Comune di autorizzarlo di nuovo sulla spiaggia libera di Casabianca. Dalle parole ai fatti, sabato scorso un centinaio di cittadini si è ritrovato sulla spiaggia davanti all’hotel Royal. Cartelli e striscioni in mano hanno marciato pacificamente verso il palco in via di allestimento.
L’area
Proprio quel palco sul quale l’altro ieri si sono concentrati i controlli dell’Ispettorato del lavoro ascolano, che avrebbero portato a galla diverse infrazioni che, a detta dell’agenzia organizzatrice del Jova Beach, sarebbero già state sanate.

L’evento dell’estate fermana, insomma, sembra destinato a portarsi dietro un codazzo di critiche. Per capire se il gioco sarà valso la candela ci sarà da aspettare sabato sera.

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